Il commento alle letture di domenica 29 Settembre 2019 a cura di p. Samuele Duranti, sacerdote cappuccino.
Gioire nella povertร , come San Francesco
Ascoltiamo in questa domenica la parabola detta del ricco epulone e del povero Lazzaro. Ancora una volta รจ affrontato il rapporto del discepolo di Gesรน nei confronti della ricchezza. E sono messi in evidenza i due rischi e pericoli che la ricchezza puรฒ causare. Primo: pensare unicamente a questa vita presente; chiusi nellโorizzonte di questa terra. Secondo: pensare unicamente a se stessi, a godersi la vita, chiusi nel proprio io ed egoismo.
A questo proposito Gesรน dice questa parabola, che si puรฒ dividere in due scene. La prima si svolge nella vita di qua; la seconda nellโaldilร . Abbiamo due attori, fra loro contrapposti. Uno รจ il ricco, che viene subito decifrato: veste di porpora e bisso, banchetta lautamente. Si gode la vita. Lโaltro รจ un povero, di nome Lazzaro (รจ lโunica parabola in cui lโattore รจ chiamato per nome). Giace alla porta della sala del ricco. Ognbi giorno lo abbandonano lรฌ. ร rivestito di piaghe che nessuno cura, anzi, i cani lo molestano. ร affamato, ma non puรฒ nutrirsi neanche dei pezzetti di pane che cadono sotto la tavola. Condizione piรน miserevole non si puรฒ.
A un dato momento della vita, tutti e due muoiono; giร , perchรฉ anche i ricchi muoiono. La morte รจ una livella. Muore prima il povero, di stenti. Ma poi muore anche il ricco. E fu sepolto, nota san Luca. Forse a sottolineare un bel funerale, con lโaggiunta di battimani. A questo punto cala il sipario su questo mondo e si apre sullโaldilร . E qui le cose si capovolgono. La situazione cambia radicalmente. Il povero ora รจ in alto, nel seno di Abramo, felice. Il ricco รจ in basso, sprofondato nellโinferno. Stando allโinferno tra i tormnenti, alza gli occhi e vede Abramo e Lazzaro accanto a lui. Gridando lo supplica perchรฉ lo mandi ad intingere nellโacqua la punta del dito per bagnargli la lingua. Ma a lui, che ha negato una briciola, ora viene negata una goccia. E ormai non cโรจ piรน alcuna comunicazione fra i due mondi; una barriera insormontabile li separa definitivamente, per sempre. Il ricco allora prega Abramo perchรฉ mandi Lazzaro dai suoi cinque fratelli, che stanno conducendo una vita spensierata, affinchรฉ si ravvedano e si convertano e non vengano anche loro in quel luogo di tormenti. Vedendo un morto che ritorna dallโaltra vita, crederannoโฆ Ma giustamente Abramo osserva: Hanno Mosรจ e i profeti, che attestano la veritร e realtร della vita dโoltretomba; se non credono a loro, non crederanno nemmeno a un morto tornato alla vita. E cosรฌ cala il sipario; con questa definitiva condanna.
Non si puรฒ in maniera piรน forte e piรน incisiva mettere in risalto come lโattaccamento alla ricchezza ostacola lโingresso nel regno di Dio. Gesรน dirร in maniera anco piรน paradossale: รจ piรน facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli. Lโaviditร della ricchezza รจ la radice dellโiniquitร . Assorbe mente e cuore, energie e tempo. Uno attaccato al denaro altgro non vede, altro non vuole, altro non sente. Non ha altri interessi. Non cerca piรน le cose di lassรน. IL suo orizzonte si chiude sulla terra e lรฌ muore.
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San Francesco dโAssisi, dal giorno della conversione, restituiti gli stessi vestiti al padre, si sentรฌ libero e da quel giorno visse in letizia la piรน assoluta povertร . Vivendo di lavoro e di elemosina, quando non veniva retribuito del lavoro compiuto. Un solo fioretto: con frate Masseo va alla cerca. Frร Masseo รจ un bel frate e gli danno dei pani interi; Francesco รจ piccolino e gli vengono dati dei bocconi. Si ritrovano insieme e ciascuno tira fuori dalla bisaccia quanto ha ricevuto in elemosina. Francesco grida di gioia: Oh quanta grazia di Dio, quanta ricchezza! Masseo non sa vedere. Francesco allora: Ma non vedi questโombra che ci ripara? Questa sorgente che ci disseta? Questa pietra che ci fa da tavola? Quante cose ci ha preparate il Signore! E cosรฌ sapeva godere di ogni piรน piccola cosa, che accoglieva come dono di Dio.
p. Samuele Duranti, sacerdote cappuccino.
Vice parroco e assistente dell’Ordine Francescano Secolare.
Dati aggiornati al 04/05/2019
QUI TUTTI I COMMENTI AL VANGELO DI P. SAMUELE
Letture della
XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Ora cesserร lโorgia dei dissoluti.
Dal libro del profeta Amos
Am 6,1a.4-7
ย
Guai agli spensierati di Sion
e a quelli che si considerano sicuri
sulla montagna di Samaria!
Distesi su letti dโavorio e sdraiati sui loro divani
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli cresciuti nella stalla.
Canterellano al suono dellโarpa,
come Davide improvvisano su strumenti musicali;
bevono il vino in larghe coppe
e si ungono con gli unguenti piรน raffinati,
ma della rovina di Giuseppe non si preoccupano.
Perciรฒ ora andranno in esilio in testa ai deportati
e cesserร lโorgia dei dissoluti.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 145 (146)
R. Loda il Signore, anima mia.
Il Signore rimane fedele per sempre
rende giustizia agli oppressi,
dร il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri. R.
ย
Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi รจ caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri. R.
ย
Egli sostiene lโorfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei malvagi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione. R.
Seconda Lettura
Conserva il comandamento fino alla manifestazione del Signore.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 6,11-16
ย
Tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietร , alla fede, alla caritร , alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni.
ย
Davanti a Dio, che dร vita a tutte le cose, e a Gesรน Cristo, che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti ordino di conservare senza macchia e in modo irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesรน Cristo,
che al tempo stabilito sarร a noi mostrata da Dio,
il beato e unico Sovrano,
il Re dei re e Signore dei signori,
il solo che possiede lโimmortalitร
e abita una luce inaccessibile:
nessuno fra gli uomini lo ha mai visto nรฉ puรฒ vederlo.
A lui onore e potenza per sempre. Amen.
Parola di Dio
Vangelo
Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui รจ consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 16,19-31
ย
In quel tempo, Gesรน disse ai farisei:
ย
ยซCโera un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.
ย
Un giorno il povero morรฌ e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morรฌ anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzรฒ gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: โPadre Abramo, abbi pietร di me e manda Lazzaro a intingere nellโacqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perchรฉ soffro terribilmente in questa fiammaโ.
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Ma Abramo rispose: โFiglio, ricรฒrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui รจ consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di piรน, tra noi e voi รจ stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, nรฉ di lรฌ possono giungere fino a noiโ.
ย
E quello replicรฒ: โAllora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perchรฉ ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perchรฉ non vengano anchโessi in questo luogo di tormentoโ. Ma Abramo rispose: โHanno Mosรจ e i Profeti; ascoltino loroโ. E lui replicรฒ: โNo, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrร da loro, si convertirannoโ. Abramo rispose: โSe non ascoltano Mosรจ e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai mortiโยป.
Parola del Signore