Commento alle letture del 23 Gennaio 2018 – Mons. Costantino Di Bruno

Il commento alle letture del 23 gennaio 2018 a cura di  Mons. Costantino Di Bruno, Sacerdote Diocesano dell’Arcidiocesi di Catanzaro–Squillace (CZ).

CHI È MIA MADRE E CHI SONO I MIEI FRATELLI?

Il Vangelo secondo Marco, mancando di capitoli iniziali sull’infanzia, così come differentemente avviene nel Vangelo secondo Matteo e anche secondo Luca, che vi dedicano ciascuno i due primi capitoli, risulta assai difficile, se non impossibile,  entrare in possesso della più alta verità del mistero e della missione della Madre di Gesù. Ma anche in Matteo e in Luca poi è come se la Vergine Maria si fosse persa, salvo a comparire nella circostanza nella quale è detto che Lei e i fratelli, cioè i suoi parenti, desideravano vedere Gesù. Troviamo ancora una volta la Madre di Gesù negli atti degli Apostoli, con la comunità in preghiera, in attesa dello Spirito Santo.

Chi dona verità piena alla Madre di Gesù è Giovanni. Con il racconto delle nozze di Cana, la pone al centro del mistero della salvezza. Lei vede cosa manca e sa chi può farlo. Chiede al Figlio di venire in suo aiuto e ai servi di mettersi a disposizione di Gesù. Per la sua missione di Madre, cielo e terra si mettono in movimento, si compie il miracolo, nasce la fede nel cuore dei discepoli. Lei è come se fosse il “regista” della storia. Ognuno viene invitato a vivere la sua parte: Dio, Cristo, i servi, lo sposo, i discepoli. Se la Vergine Maria non fosse intervenuta sarebbe stato uno sposalizio mesto, triste, senza alcuna gioia, ma anche senza alcuna fede in Gesù Signore.

Il terzo giorno vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». 5Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela». Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».  Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui (Gv 2,1-11).

Presso la Croce, dalla Croce, Gesù dona al figlio la madre e la madre al figlio. Dona la Donna a Giovanni e Giovanni a Maria. Giovanni accoglie con sé Maria e Maria si lascia accogliere. Perché questo dono? Perché nella casa della sua Chiesa, nello sposalizio di redenzione e di salvezza di Gesù con l’umanità, o con la sua Chiesa, la Madre svolgesse la stessa missione vissuta a Cana di Galilea, in quello sposalizio. Questa missione è per sempre. Personalmente credo che anche nel Paradiso, anche se con modalità differenti, la Vergine Maria viva una missione di primo piano.

Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé (Gv 19,25-27).

Dicendo Gesù: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?” e aggiungendo, girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui: “Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”, non sminuisce il suo altissimo e unico privilegio di Madre di Dio, estende la maternità e la fratellanza mistica a tutti coloro che fanno la volontà del Padre suo. Maria è Madre!

Giunsero sua madre e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo. Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano». Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

Vergine Maria, Madre della Redenzione, Angeli, Santi, fate anche noi fratelli di Gesù.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Mc 3, 31-35
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando fuori, mandarono a chiamarlo.
Attorno a lui era seduta una folla, e gli dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».
Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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