Commento al Vangelo di domenica 3 Ottobre 2021 – don Mauro Manzoni

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Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 3 Ottobre 2021.

Chi desidera automaticamente avere il testo delle riflessioni, mandi il proprio indirizzo email a riflessionevangelo@graficapastorale.com che lo spedirà ogni settimana.

Nel Vangelo proclamato nella celebrazione di oggi, i farisei mettono alla prova Gesù: “è lecito o no? si può o non si può fare?” senza preoccuparsi minimamente di chiedere l’essenza, la grandezza e bellezza del matrimonio.

Anche noi corriamo questo pericolo, preoccupati dell’aspetto prettamente moralista e leguleio del matrimonio, piuttosto che mettersi di fronte alle persone, accoglierne ogni storia, anche la più dolorosa e tortuosa. L’obiettivo del vivere insieme nel matrimonio non è stare per sempre insieme, ma amarsi per sempre, affrontando e superando grandi difficoltà, uniti da valori comuni condivisi e perseguiti con cura, non perdere mai la fiducia nella capacità di amare e di riannodare legami sopiti o spenti.

Ritornare bambini – come sollecita il Vangelo – impegnati a riscoprire, cercare, inseguire la fiducia, l’amore e la sollecitudine. Le cose materiali non bastano. Lo ha capito profondamente San Francesco. Anche oggi, come al tempo del Santo, c’è bisogno di ridare un’anima alla nostra società sconvolta da una crisi non solo finanziaria ed economica, ma soprattutto etica e morale.

E’ evidente il tentativo di emarginare Dio dalla nostra società, illudendosi di sostituirlo col profitto e col possesso ad ogni costo, col benessere e l’individualismo a scapito del bene comune, col soggettivismo etico che impoverisce la coscienza e spesso l’annulla.

San Francesco anche oggi ci indica la via: sollecitandoci una vita più sobria, onesta e solidale, favorendo quei valori più preziosi per la nostra società: il rispetto della vita, la salvaguardia della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, il diritto al lavoro per tutti, la solidarietà, l’accoglienza e l’integrazione di ogni persona, in altre parole, il rispetto e la dignità di tutti. Egli, San Francesco, è ripartito da coloro che meno contavano e di essi si è fatto compagno nell’affrontare le loro necessità, ridando a tutti la speranza e la fiducia.

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