Commento al Vangelo del 22 ottobre 2017 – Charles de Foucauld

CHARLES DE FOUCAULD:
COMMENTI AL VANGELO DI MATTEO

XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

«Rendere a Dio ciò che è di Dio» (Mt 22,21)

Amore di Dio.

Anima, corpo, beni materiali, vita, tutto ciò che abbiamo e tutto ciò che siamo , tutti i battiti del nostro cuore, tutti gli istanti della nostra vita, tutto abbiamo ricevuto da Dio, tutto è di Dio. Rendiamogli dunque tutto: che tutti i nostri beni materiali, che la nostra anima, il nostro corpo, che tutti gli istanti della nostra esistenza, siano unic amente consacrati a lui, impiegati unicamente in vista di lui, vale a dire in modo da glorificarlo il più possibile, vale a dire secondo la sua volontà… La sua volontà ci è nota per mezzo del nostro direttore spirituale che lo rappresenta presso di noi…

Rendiamo dunque a Dio tutto ciò che siamo, facendo tutto ciò che ci dice. Che ci dice? Prima: «Ama Dio con tutto il tuo cuore, con tutte le tue forze, con tutta la tua anima, con tutto il tuo spirito; è il primo comandamento»1. Rendiamo dunque a Dio tutto il nostro cuore, poichè è la prima cosa che ci chiede! Diamogli tutto il nostro amore: svuotiamo il nostro cuore di ogni amore creato, di ogni amore di ciò che non è Dio e offriamogli il vuoto di tutto, tutto intero… Offriamogli la nostra anima tutta intera, vuota di ogni inclinazione che non sia secondo lui, che non sia conforme a lui, vuota di tutto ciò che non è ciò che lui stesso vi ha messo, e pronti a tutto per lui…

Offriamogli il nostro spirito vuoto di tutto ciò che non è lui o di lui… Offriamogli tutte le nostre forze, tutto ciò che siamo, occupandole in nient’altro che a compiere la sua volontà, mettendole in un santo riposo per tutto ciò che non è il compimento della sua volontà e riservandole tutte per lui solo: «Conserverò la mia forza per Dio»2. Impieghiamo tutti gli istanti della nostra esistenza, facciamo tutti i nostri pensieri, le nostre parole, le nostre azioni in vista di Dio solo, poichè tutto ci viene da lui solo. Rendiamo a Dio tutto ciò che abbiamo e tutto ciò che siamo, ubbidendogli in tutto, non agendo, non impiegando tutti i nostri istanti che in vista di lui solo, poichè tutto ci viene da lui solo3.

  1. Mt 22,37-38.
  2. Sal 58,10.
  3. C. DE FOUCAULD, Meditazioni sui passi dei vangeli relativi a Dio solo, fede, speranza, carità (1897 -1898), vol. IV, Città Nuova, Roma 1973, 327-328.

 Traduzione a cura delle Discepole del Vangelo .

La vicenda spirituale di Charles de Foucauld (1858-1916) continua anche oggi ad essere motivo di interesse diffuso tra cristiani e non cristiani, poiché si affida a valori umani sempre più cercati, diventati ormai rari nelle nostre comunità civili: il primato di Dio, le relazioni umane, la cura del prossimo, la qualità della vita ordinaria.Il vangelo rimane la parola più autorevole per introdurre il credente ad una vita autentica. Charles de Foucauld ha sostato a lungo sui testi evangelici, per imparare a vivere in modo fedele un’esistenza degna di essere vissuta: una vita a imitazione di Gesù. Le meditazioni sul vangelo di Giovanni, che egli ha realizzato in Terra santa, possono essere considerate come un insieme di lezioni di vita cristiana, una raccolta di indicazioni pedagogiche per imparare, giorno dopo giorno, a seguire il Signore nella propria condizione di vita, in ascolto delle reali esigenze del mondo d’oggi.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 22 ottobre 2017 anche qui.

XXIX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 22, 15-21
Dal Vangelo secondo  Matteo

15Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo in fallo nei suoi discorsi. 16Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. 17Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». 18Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? 19Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. 20Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». 21Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 22 – 28 Ottobre 2017
  • Tempo Ordinario XXIX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo A
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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