Quarta domenica di Avvento, anno di Luca
Mic 5,1-4/ Eb 10,5-10/Lc 1,39-48
Danze
Poche ore, poche ore e celebreremo lโinaudito di Dio.
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No, non siamo qui a far finta che poi Gesรน nasceโฆ Dio รจ giร nato, รจ morto ed รจ risorto e vive glorioso. A noi, in questo tempo che ci รจ dato, in questa vita piรน o meno soddisfacente, il compito di lasciar nascere Dio nei nostri cuori. Ancora: di lasciarlo nascere non come ero un anno fa, non come stavo tre anni fa.
Ora. Oggi.
Lโidea (falsa), che coltiviamo รจ quella di doverci preparare con devozione e buone maniere alla festa della venuta di Dio. E cosรฌ aggiungiamo dolore a dolore: chi non รจ pronto perchรฉ distratto, chi non cโรจ perchรฉ travolto e, soprattutto i tanti (troppi) che vivono Natale come una lama che uccide, non possono in alcun modo prepararsi.
Penso a te, Gianni, e tua moglie che se nโรจ andata e passerร Natale con i suoi e le tue due bambine. Penso a quanto รจ terribile vedere piangere disperato un adulto, come hai fatto ieri, chiedendomi pure scusa. (Ma scusa di che?).
Penso a voi Carla e Filippo e al vostro matrimonio in bilico, alle scenate e le cose brutte che vi siete detti, al fatto che la nostra libertร ce la possiamo giocare davvero tanto male.
Se avessimo il coraggio di vedere davvero cosa sta per accadere!
Vedere che Dio si fa spazio in mezzo al letame e sceglie di nascere nellโaria acre di una piccola stalla. Vedere che la gioia รจ una tristezza superata, che Dio si schiera dalle parti degli ultimi, davvero, per sempre. Vedere che anche Dio, questโanno, non farร il Natale che vediamo raggiungerci (terribilmente imbarazzante) dagli schermi della insopportabile strategia di marketing.
Maria
La piccola Maria sente il grembo crescere, in quella poesia e magia che solo le donne, somiglianti a Dio, possono vivere. Il Verbo cresce dentro di lei e con la Parola fatta carne crescono anche i tentennamenti. Maria sale da Elisabetta: forse lei saprร darle una risposta definitiva, forse lei saprร dirle che sรฌ, รจ tutto vero.
E accade. Elisabetta si asciuga le mani nel grembiule e riconosce la piccola Maria (ormai si รจ fatta donna) e capisce. La pagina di Luca รจ un capolavoro: lโincontro fra le due donne nel Vangelo รจ tutto un sussulto, un complimento, Giovanni Battista che riconosce il Messia dal grembo e scalcia; Elisabetta, anziana donna che vede imprevedibilmente realizzato il suo agognato sogno di maternitร fa i complimenti alla piccola Maria.
Maria, ancora scossa da quanto le รจ successo, comincia a ballare e a fare i complimenti a Dio che salva lei e noi. Nelle loro parole avvertiamo la tensione, lo stupore, lโinaudito che si realizza.
ร vero, allora: Dio ha scelto di venire, Dio si rende presente, Dio โ il Dio dโIsraele โ รจ qui.
Non sono solo stanche promesse ascoltate dalla bocca del vecchio rabbino di Nazareth che sospirava, allo Shabbat, seguendo con il dito la pergamena consunta del rotolo di Isaia.
ร vero, รจ tutto vero, Dio viene, infine.
E le due donne urlano e cantano e danzano e piangono nellโassolato cortile di casa della vecchia Elisabetta. Lo splendido pancione col bimbo che scalcia รจ la presenza del profeta che indica il Messia. E tutto accade, accade, come il piรน inatteso e improbabile dei sogni che si realizza, come se la storia e la vita e lโuniverso danzassero nel vedere queste donne cantare lโassoluta follia di Dio.
E questo scatena la gioia, contagia, stupisceโฆ
Ecco Dio
Ecco, questa sรฌ che รจ una buona notizia: puoi essere felice anche se povero e sfortunato, puoi realizzare la tua vita anche se abiti in un paese arido e senza poesia, puoi essere ricolmo piรน di un re perchรฉ ascolti la Parola che Dio ti vuole dare.
Dio viene per colmare il tuo cuore: questa รจ una buona notizia.
Buon Dio! Se vi dicessi: hai una vita riuscita, un lavoro che ti realizza e che ti da vagonate di soldi, una casa da sogno, una splendida moglie, figli educati e sensibili, il salone di casa con lโalberone e le luci e il clima di festa giusto perciรฒ sii felice, cosa dico di straordinario? Che buona notizia รจ? Un Dio che dona pace alle persone giร felici?
Lโinaudito รจ proprio il contrario: la felicitร รจ altrove, รจ la salvezza di un Dio che ti ama talmente da consegnarsi come un neonato, รจ una felicitร accessibile anche al povero, anzi forse piรน ancora al povero perchรฉ piรน disposto, piรน accogliente.
Diverso
La buona notizia รจ che Dio รจ accessibile, รจ semplice, รจ diverso.
Diverso dalle nostre paure, diverso dai fantasmi che ci perseguitano.
Diverso.
E Maria e Elisabetta ora lo sanno e cantano, dicono, raccontano.
Raccontano dellโopera di Dio, la leggono scolpita nella storia degli uomini, la rintracciano nelle pieghe della fedeltร di un popolo di salvati โ Israele โ cui noi e lโumanitร deve moltissimo. La loro gioia dilaga perchรฉ ora vedono chiaro, luminoso, evidente, mozzafiato il pensiero di Dio disegnarsi nella loro piccola storia, usarle, coinvolgerle.
La gioia รจ la dimensione essenziale del Natale. La gioia di sentirsi ed essere veramente salvati da Dio. Siamo veramente nel cuore e nel desiderio di Dio!
Un suggerimento, amici: regalatevi, in questo Natale, dieci minuti di orologio per fermarvi e aprire lo sguardo โ finalmente! โ su ciรฒ che Dio sta compiendo nella storia, nella vostra storia.
Animo, amici, arrivano buone notizie.