Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 6 Marzo 2023

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Siate misericordiosi. Come a dire โ€œsiate santiโ€. La misericordia nell’Antico Testamento รจ uno degli attributi di Dio. La rachamin, la sollecitazione delle viscere materne, dell’utero, di colei che contiene in sรฉ un figlio e anche quando ha partorito lo sente sempre suo fino alla morte. Di colei che sente fisicamente il dolore di coloro che ha generato, che sceglierebbe ogni disgrazia al posto dell’altro, che non sa provare gioia se il figlio non รจ felice.

Questa รจ l’immagine che Luca ci propone come obiettivo per le nostre scelte di vita. E la conseguenza logica รจ โ€œnon giudicateโ€. Una madre non giudica il figlio; ne vede i difetti, ma l’amore prevale sempre. Chi abbiamo di fronte non รจ certamente perfetto, ma รจ lui che vogliamo accanto. E le sue scelte sbagliate non provocano in noi desiderio di rivalsa, ma dolore.

Non voglia di vendetta, ma sofferenza e desiderio di intervenire perchรฉ tutto cambi e le nuove scelte siano piรน autentiche. Riecheggia forte un altro brano del Vangelo di Luca, la parabola del fariseo e del pubblicano. รˆ certamente vero che il Fariseo รจ una brava persona, che rispetta la legge ed รจ sicuramente migliore del pubblico peccatore che ha di fronte, eppure esce dalla sinagoga non giustificato. Non prova dolore per il peccato del fratello, ma solo orgoglio per la propria giustizia.

Giudica e vive di giustizia, ma non di misericordia.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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