Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 4 Maggio 2023

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Immagina di essere lì presente quando Gesù dice queste parole, di ascoltarle in prima persona. In qualche modo Gesù ci sta benedicendo attraverso una ammonizione: non credete di essere grandi ma siate umili come umile è il servo di Dio, ed allora sarete beati. Il suo intento è anche quello di rompere le illusioni che si possano essere insinuate nella mente dell’uomo: che lui sia grande secondo il modo di pensare degli uomini.

No, lui non è grandioso e glorioso perché si è messo sul piedistallo a mostrare al grande pubblico ciò di cui lui è capace. Lui è grande secondo lo sguardo di Dio, Padre che ci rende tutti fratelli.

esù nel vangelo precedente a quello di oggi si è abbassato a lavare i piedi a coloro che lui stesso ha scelto, così come nell’arco della sua predicazione si è mescolato tra gli emarginati e fatto piccolo come un bambino per arrivare a tutti. Con questo prezioso gesto Gesù ha voluto nuovamente dimostrare ai suoi discepoli come sono chiamati a rispondere alla vocazione: con umiltà, semplicità ed amore. Amore che sa perdonare ancora prima di ricevere una ingiustizia o un torto; infatti egli sa che da lì a poco uno di loro lo tradirà. Ma anche amore che sa essere paziente nel dare sempre segni ai suoi discepoli che sì, lui è il Messia; infatti sottolinea: “Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono”.

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Senza stanchezza, viene sempre incontro alla nostra umanità. Gesù è come se ci dicesse: accogliete ciò che accadrà così come accadrà, perché è così che deve essere e voi, nonostante il dolore, lo sconforto e lo smarrimento non sarete lasciati soli se vi affiderete a chi vi sta mandando nel mondo. Se risponderete alla chiamata del Signore, avrete me accolto dentro il vostro cuore a dare coraggio ai vostri passi, sempre.

Per riflettere

Noi, generazione che non ha né visto né udito, abbiamo la fede necessaria per credere che Gesù sia il Messia? Abbiamo la predisposizione alla accoglienza di Gesù Cristo? Eppure è questo che facciamo ogni qual volta che partecipiamo alla Messa: andiamo per accogliere in noi il Corpo di Cristo, per ascoltare e meditare i suoi insegnamenti, per affidarci a lui nel nostro cammino di discernimento e farci guidare dalle Sacre Scritture nel nostro discepolato. Siamo consapevoli di tutto ciò quando lo viviamo?

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi