Il brano che ci viene offerto oggi per la nostra meditazione รจ tratto dal capitolo 7 del vangelo di Matteo, e completa la catechesi dell’evangelista su quelle che sono le caratteristiche fondamentali del discepolo di Gesรน: sicuramente una persona che โascoltaโ il suo messaggio di salvezza e che, come conseguenza, lo mette in pratica nella propria vita.
Rivediamo brevemente insieme quali sono queste caratteristiche: il discepolo di Gesรน รจ uno che โfaโ, cioรจ spende la propria vita nell’attuazione e nella diffusione del Regno, portando ai fratelli Gesรน, presente nella sua vita di tutti i giorni; questa azione la compie con un comportamento โmiteโ e pieno di amore verso tutti, amore che puรฒ scaturire solo da Dio nostro Padre, come Gesรน stesso ci ha indicato attraverso la preghiera del โPadre Nostroโ.
Nel brano Matteo ci presenta due figure: quella dell’uomo saggio e quella dell’uomo stolto, entrambi costruttori di case. Se ci pensiamo un attimo noi siamo โcostruttori di caseโ grazie alle relazioni che inevitabilmente intessiamo con le persone con cui condividiamo la vita, ma dove sta la differenza? Forse dipende tutto dalla presenza o meno di Gesรน nella nostra โcasa interioreโ che รจ la nostra โcoscienza moraleโ.
Nel libro dell’Apocalisse, alla Chiesa di Laodicea, il Risorto cosรฌ dice: โEcco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrรฒ da lui, cenerรฒ con lui ed egli con meโ. (Ap. 3, 20). Cenare con Gesรน significa condividere in Lui il โPane Eucaristicoโ con i fratelli, significa โfare Chiesaโ. Ecco la casa sulla roccia alla cui costruzione possiamo contribuire solo se Gesรน รจ in noi; l’alternativa รจ costruire sรฌ una casa, ma su che basi?
Caliamoci ora nel mondo che stiamo vivendo: quante sofferenze intorno a noi, quante ingiustizie di ogni genere, pensiamo alle guerre che stanno devastando interi territori e anche il nostro animo, quali certezze possiamo avere in questo contesto? Quale casa non crolla in queste condizioni? Non รจ forse la โcasa del Signoreโ, cioรจ la comunitร dei redenti, che giร nell’oggi vivono, anche se in maniera incompleta, la sua manifestazione nella gloria che avverrร alla fine de tempi?
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Per Riflettere
Pensiamo alla nostra vita: quante volte ci siamo trovati di fronte a fallimenti, a dolori inaspettati piรน grandi di noi, quante volte ci รจ sembrato che tutto crollasse intorno a noiโฆ abbiamo provato ad affidarci a Lui dicendogli nella preghiera: โSei Tu Signore il mio unico bene, mi affido a Teโ? Qual’รจ stato il risultato?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
