Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 3 Luglio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 20, 24-29

Data:

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Tommaso aveva visto Gesรน crocifisso; le sue ferite si erano piantate nei suoi occhi, nella sua mente, nella sua carne. Per credere aveva bisogno di un segno concreto, un segno nelle piaghe di Gesรน, perchรฉ, come ciascuno di noi, cercava un senso alle sue ferite, al dolore della sua vita; cercava la prova certa su cui appoggiare la fede nella vittoria di Gesรน sulla morte e sul peccato.

Ma questo senso lo era andato a cercare lontano dalla veritร , paradossalmente, proprio lontano dalla carne di Gesรน, dal corpo di Cristo che รจ vivo nella comunione della Chiesa, la comunitร  dei suoi fratelli. Quante volte anche noi, soprattutto nei momenti del dolore, della disillusione, cerchiamo, invano, risposte nel mondo, al di fuori della Chiesa Cattolica.

Anche i momenti in cui ci siamo allontanati e abbiamo preferito la solitudine dell’orgoglio o del dolore, perfino nel buio del peccato, misteriosamente nel suo amore diventano fecondi e preparano all’incontro decisivo.

Per questo tutti possono convertirsi, cioรจ tornare a casa come Tommaso attirato dall’annuncio dei suoi fratelli, forse incuriosito, piรน probabilmente sperando nell’intimo che fosse vero. E quei passi sul cammino di ritorno son bastati; era a casa ormai, nella vera Chiesa, stretto nella comunione della fede dei fratelli.

E questo era tutto, perchรฉ Gesรน amava Tommaso sino alla fine accettando la sua debolezza e la sua inquietudine che l’avevano spinto fuori dal Cenacolo. Cosรฌ Gesรน ama ogni uomo, anche i piรน grandi peccatori, e ha pazienza e ci attira seminando le parole dell’annuncio della Chiesa anche nelle situazioni piรน difficili, anche nella nostra corruzione.

E l’annuncio della Chiesa, come una calamita, ha il potere di attirarci nella sua comunione, rispettando i nostri tempi, le nostre cadute e le debolezze, aspettando il tempo nel quale il Signore ha stabilito di apparire e mostrarci le sue ferite.

รˆ nella Chiesa infatti che possiamo giungere alla fede di Tommaso, nella Parola, nelle liturgie, nei sacramenti e nella comunione. Allora potremo riconoscere il nostro Signore e il nostro Dio proprio nelle nostre ferite dove la carne non vede altro che dolore e morte: e credere che nella Croce รจ nascosta la gloria, nella nostra vita la signoria di Cristo.

Per riflettere

Il caso dell’apostolo Tommaso รจ importante per noi per almeno tre motivi: primo, perchรฉ ci conforta nelle nostre insicurezze; secondo, perchรฉ ci dimostra che ogni dubbio puรฒ approdare a un esito luminoso oltre ogni incertezza; e, infine, perchรฉ le parole rivolte a lui da Gesรน ci ricordano il vero senso della fede matura e ci incoraggiano a proseguire, nonostante la difficoltร , sul nostro cammino di adesione a Lui. (Benedetto XVI)

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi

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