Immagina di partire per un cammino a piedi, senza sapere esattamente la destinazione, quante saranno le tappe, se la strada sarร comoda o dissestata, addirittura se in qualche caso dovrai fuggire da pericoli o nemici. Il primo impulso sarebbe quello di preparare un bagaglio corposo, con scarpe di riserva, vestiti adatti al caldo e al freddo, cibo e acqua in quantitร . Ma sarebbe un bagaglio troppo pesante, con cui si potrebbe fare solo poca strada, non parliamo poi della difficoltร a fuggire in caso di pericolo. Chi cammina sul serio pesa il bagaglio prima di partire e sceglie solo l’essenziale.
Se la vita di un uomo si puรฒ paragonare ad un cammino, la destinazione รจ l’incontro con il Signore, ma il numero e la difficoltร delle tappe non รจ in nostro potere conoscerli. Nรฉ ci viene dato un navigatore, giacchรฉ il Signore stesso ci si offre come Via. Ci viene solo chiesto di sbarazzarci dei pesi inutili: dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita.
Dissipare vuole dire sprecare, non utilizzare bene qualcosa che si possiede, frammentarlo in mille rivoli infruttuosi, invece che concentrarlo su un obiettivo. Ci si puรฒ ubriacare di vino, ma anche di sensazioni, di desiderio di successo, di narcisimo. Sono tanti i modi di sballarsi e di perdere il contatto con la propria essenza profonda. Quanto poi agli affanni della vitaโฆ quanti di noi sono talmente affogati dal loro lavoro da non riuscire piรน ad alzare lo sguardo ad altre cose?
โGloria a Dio nell’alto dei cieliโ, ripetiamo ogni domenica a Messa. Il termine โgloriaโ รจ la traduzione della parola ebraica โkabodโ, che denota qualcosa di pesante, rilevante e importante. ร Dio l’unica cosa che pesa, che deve avere importanza nella nostra vita; ogni altro appesantimento รจ inutile, anzi sarebbe come un laccio che ci avviluppa e ci impedisce di arrivare pronti al giorno del Signore.
Occorre restare svegli e pregare, col cuore leggero, per non perdere la Via.
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FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
I commenti di questo mese sono curati da Luisa Prodi


