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Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 2 Luglio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mt 8, 23-27

“Perché avete paura?”. Domanda che spiazza: ma come, stiamo per affondare e Tu ci chiedi perché abbiamo paura? Essi, come noi, erano “uomini di poca fede”, non avevano compreso nulla di quello che stava accadendo. Perché la “fede” è entrare con Cristo nella tempesta e abbandonarsi a Lui, mettersi a dormire!

È, concretamente, addormentarsi con Lui nella morte che ci attende ogni giorno, lasciando che le “onde ci ricoprano”, perché questo in fondo è il centro dell’esperienza cristiana che viene dal Mistero della Pasqua di Gesù: per “passare all’altra riva” occorre entrare nella tempesta. Per avere la vita in abbondanza bisogna perderla; per vivere bisogna morire.

La stessa domanda, oggi, prorompe nella nostra vita: “Perché avete paura?”, “Non avete ancora fede?”. Di fronte alle “tempeste” che si abbattono su di noi siamo terrorizzati perché siamo senza discernimento; abbiamo perduto la memoria della nostra fede e della nostra origine. Come gli apostoli, sopraffatti dalle onde che terrorizzano il cuore facendo loro lambire la morte, abbiamo dimenticato Chi ci ha “ordinato” di “passare all’altra riva”.

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L’attacco del demonio, subdolo e astuto, ci ha centrati in pieno: maestro nel confonderci ed ingannarci, ci ha sottratto il ricordo della nostra chiamata. La nostra vita ha origine, senso e compimento nelle parole con le quali Gesù ci ha chiamato a “passare” con Lui “all’altra riva”.

La Chiesa Cattolica è la nostra barca, è il luogo dove c’è Cristo. La Chiesa è il mezzo per passare all’altra riva e per questo è da sempre nella tempesta, perché il demonio non vuole che passi e salvi il mondo.

La Chiesa è sfregiata nel suo volto dal peccato degli uomini, è confusa di fronte all’attacco del mondo, sembra non trovare più parole di verità per dare ragione della speranza che viene da Cristo. Non abbiamo paura, restiamo nella barca, Cristo è presente, la tempesta non ci confonda, la fede ci permetterà di attraversare la tempesta abbandonandoci a Colui che è la nostra salvezza.

Per riflettere

E in questa vita, la tempesta è quasi continua, e la vostra barca sempre sul punto di affondare. Tuttavia, non dimenticatevi, io sono qui; con me, questa barca è insommergibile! Diffidate di tutto, e soprattutto di voi stessi, però abbiate in me una fiducia totale che scacci ogni inquietudine. (Charles de Foucauld)

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi

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