Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 11 Maggio 2020

Medita

La domanda dell’apostolo Giuda: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?» sorge anche in noi di fronte al mondo che non riconosce Gesù. Il Signore risponde dicendo che la condizione fondamentale per vedere la sua manifestazione è di amarlo: «Se uno mi ama…». Il riconoscimento decisivo avviene accettando la croce di Gesù come suprema e compiuta manifestazione dell’amore. Noi possiamo “vedere” Dio solo amando, perché Dio è amore; questa non è una definizione, ma l’indicazione essenziale per cogliere la presenza di Dio nel mondo: amando si è in sintonia con il suo agire. In questo senso la fede è possibile solo amando Dio; essa non è mai frutto di una deduzione logica o di un ragionamento filosofico.
«Il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui». Sono parole straordinarie e commoventi e ci mettono di fronte al mistero, imprevedibile e gratuito, della grazia. Nessuno di noi ha mai visto il Padre e neppure Gesù, ma la fede, che è dono dello Spirito, sa riconoscere la loro presenza nella Parola, nei sacramenti della Chiesa e nei volti delle sorelle e dei fratelli. Dio-Trinità abita nel cuore del battezzato; ciò significa che Dio è realmente presente in ogni azione che il cristiano compie: è questa la vita nuova che la Pasqua di Gesù ha reso possibile e che la consacrazione battesimale offre alla libertà dei credenti. Il pericolo più grande allora è la “distrazione” che, senza negare la fede, ci fa vivere come se Dio non ci fosse. (Don Luigi Galli)

Rifletti

Organizzazione, efficienza, tempo, razionalità e logica, multitasking… ecco alcune parole chiave che molto spesso scandiscono i nostri ritmi di vita e i nostri impegni lavorativi, familiari, sociali. A volte la non-logica dell’Amore ci spaventa, e forse è più facile essere sordi alla chiamata di Gesù: a che livello è “l’udito” del mio cuore?

Prega

O Dio nostro Padre, tu ci hai amato per primo!
Signore, noi parliamo di Te
come se ci avessi amato per primo in passato, una sola volta.
Non è così: Tu ci ami per primo, sempre, tu ci ami continuamente,
giorno dopo giorno, per tutta la vita.
Quando al mattino mi sveglio e innalzo a te il mio spirito,
Signore, Dio mio, tu sei il primo, tu mi ami sempre per primo.
È sempre così: Tu ci ami per primo non una sola volta,
ma ogni giorno, sempre
(Søren Kierkegaard)


AUTORE: Cristina e Emanuele Cattin, Michela e Paolo Buti
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per l’Evangelizzazione e la Catechesi
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