Il Re che regna dallโalbero della Croce!
Con questa domenica giunge al termine il nostro anno liturgico. E la Chiesa, con sapienza, vuole che lโultima parola non sia un concetto, ma un volto: Gesรน Cristo, Re dellโUniverso. Ma che tipo di Re contempliamo oggi? Non un sovrano circondato dโoro e gloria, ma un uomo appeso a una croce, ferito, deriso, apparentemente sconfitto.
Il Vangelo ci presenta un contrasto che spiazza: mentre il popolo osserva da lontano, i capi lo deridono dicendo ยซHa salvato altri! Salvi se stessoยป. I soldati lo provocano, uno dei malfattori lo insulta. Eppure, proprio da quel trono di legno, Gesรน esercita la sua vera regalitร .
San Paolo, nella lettera ai Colossesi, ci ricorda che Cristo รจ ยซimmagine del Dio invisibileยป, che ยซin lui furono create tutte le coseยป e che ยซtutte in lui sussistonoยป. E aggiunge che Egli ha ยซpacificato con il sangue della sua croce sia le cose che stanno sulla terra, sia quelle che stanno ne cieliยป. Ecco il mistero: il Re dellโUniverso regna amando fino a soffrire, fino a donare tutto.
Quella frase ยซSalva te stessoยป non รจ solo la tentazione del Calvario: รจ la tentazione che incontriamo anche noi ogni giorno. Succede quando, per salvarci la reputazione, scarichiamo un errore su un collega. Succede quando alziamo la voce solo per imporre il nostro piccolo potere. Succede quando, stanchi o distratti, ci chiudiamo nel nostro telefono e non vediamo che chi ci vive accanto avrebbe bisogno di noi. ร la logica del mondo: proteggiti, difenditi, pensa a te.
Gesรน invece รจ Re proprio perchรฉ non scende dalla croce. Non usa il potere per sรฉ, ma lo consuma per amare. San Giovanni Crisostomo diceva che la croce รจ il vero trono di Cristo: lรฌ Egli firma il decreto del nostro perdono. Un Re che non chiede servigi, ma si fa servo.
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Ed ecco la figura luminosa del buon ladrone, che rappresenta ciascuno di noi. ร crocifisso per i suoi delitti, ha la vita spezzata, le mani vuoteโฆ eppure compie lโatto piรน grande della sua esistenza: riconosce la veritร . ยซEgli non ha fatto nulla di maleยป, dice. E poi pronuncia una delle preghiere piรน belle del Vangelo: ยซGesรน, ricordati di me quando entrerai nel tuo regnoยป.
SantโAgostino lo chiama โun grande ladroโ, perchรฉ ha saputo rubare il Regno dei cieli allโultimo istante. Ma non lo ha rubato con lโastuzia: lo ha ricevuto con fiducia. ร entrato nel Regno perchรฉ ha lasciato cadere le maschere e ha riconosciuto di aver bisogno di essere salvato.
E la risposta di Gesรน รจ immediata, sorprendente, meravigliosa: ยซIn veritร io ti dico: oggi con me sarai nel paradisoยป. Oggi. Non domani, non quando avrai cambiato vita, non quando avrai meritato qualcosa. Questa รจ la regalitร di Cristo: un perdono totale, gratuito, immediato.
Gesรน ci insegna un altro modo di essere grandi: non dominando, ma servendo; non imponendo, ma donando; non salvando se stessi, ma gli altri. Quando un genitore chiede scusa a un figlio per aver alzato la voce e/o viceversa; quando un marito ammette un errore davanti alla moglie; quando unโamica rinuncia allโorgoglio per fare il primo passo; lรฌ cโรจ vera regalitร . Perchรฉ ci vuole piรน coraggio ad abbassarsi che ad alzarsi, piรน forza per perdonare che per vendicarsi, piรน grandezza per servire che per farsi servire.
Il mondo misura il potere con la forza. Cristo lo misura con lโamore.
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E alla fine di questo anno liturgico, volgiamo lo sguardo a Maria, la Regina del cielo e della terra. Ma non una regina dalle vesti splendenti: Bensรฌ a una madre che sta ai piedi della croce. Maria ha creduto che quel figlio morente fosse davvero il Re dellโUniverso anche quando tutto gridava il contrario. La sua regalitร รจ fatta di fiducia, di silenzio, di fedeltร . ร lei a insegnarci a riconoscere la vera grandezza di Cristo: un Re che ama fino alla fine.
Come il buon ladrone, anche noi oggi possiamo arrivare alla fine del nostro anno con il fiato corto, con cadute, debolezze, fatiche. Ma a Cristo basta un cuore che si apre, anche di poco. Per questo, insieme, possiamo dire: ยซGesรน, ricordati di me nel tuo Regnoยป. E possiamo ascoltare, nel silenzio del cuore, la sua risposta: ยซOggi con me sarai nel paradisoยป. Amen!
Per gentile concessione di don Lucio, dal suo blog.
Chi รจ Don Lucio D’Abbraccio?
Don Lucio D’Abbraccio
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