Rosario meditato – don Lucio d’Abbraccio

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Il Rosario è una preghiera antica e molto amata da numerosi santi e incoraggiata dal Magistero. Nella sua semplicità e profondità rimane una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità. San Luigi Maria Grignion de Monfort diceva: «I sapienti e gli ignoranti, i giusti e i peccatori, i grandi e i piccoli, possono lodare e salutare Gesù e Maria, giorno e notte, con il santo Rosario». Con esso il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all’esperienza della profondità del suo amore.

Mediante il Rosario il credente attinge abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani stesse della Madre del Redentore. Pregando il santo Rosario, la Beata Vergine Maria ci racconterà la vita di Gesù e dolcemente ci introdurrà nella profondità del cuore di Cristo, abisso di gioia e di luce, di dolore e di gloria. Questo libretto, a cura di don Lucio D’Abbraccio, con prefazione di Sua Eminenza il Cardinale José Saraiva Martins, è nato non solo per meditare personalmente o comunitariamente i misteri della gioia e del dolore, della gloria e della luce, ma anche per invocare e ringraziare la Vergine Maria affinché ci aiuti a ritrovare la gioia e l’entusiasmo dell’incontro con Cristo.

Per ogni mistero del Rosario vengono proposti un brano biblico, una citazione dal Catechismo della Chiesa Cattolica, una meditazione e una preghiera. I testi, brevi e immediati, accompagnano la preghiera con semplicità e profondità.

Lo scopo di questo libretto, dunque, è quello di pregare ogni giorno individualmente o comunitariamente, il santo Rosario per la missione apostolica del nostro amato papa Francesco, Pastore universale della Chiesa che vive nella serie ininterrotta e legittima dei suoi predecessori nella sede apostolica di Roma, e per l’uomo, affinché ritrovi la fede, quella fede che ci riconcilia con Cristo. La via che ci indica Nostra Signora è quella di abbandonarci totalmente tra le sue amorevoli braccia e chiedere a lei che nel mondo ci sia la pace e la conversione dei peccatori.

Il Sommo Pontefice, il 15 agosto 2013 durante la santa messa nella solennità dell’Assunzione della beata Vergine Maria in Piazza della Libertà a Castel Gandolfo, disse: «Maria ci accompagna, lotta con noi, sostiene i cristiani nel combattimento contro le forze del male. La preghiera con Maria, in particolare il Rosario – ma sentite bene: il Rosario. Voi pregate il Rosario tutti i giorni? Ma, non so… [La gente grida: “Sì!”]. Sicuro? Ecco, la preghiera con Maria, in particolare il Rosario ha anche questa dimensione “agnostica”, cioè di lotta, una preghiera che sostiene nella battaglia contro il maligno e i suoi complici. Anche il Rosario ci sostiene nella battaglia»; mentre il 7 ottobre 2016, giorno in cui la Chiesa celebra la memoria della Beata Vergine del Rosario, papa Francesco pubblicò su Twitter: «Il Rosario è la preghiera che accompagna sempre la mia vita; è anche la preghiera dei semplici e dei santi […] è la preghiera del mio cuore».

Il Rosario, quindi, è una via che ci aiuta a contemplare il volto di Cristo con lo sguardo e il cuore di Maria. San Giovanni Paolo II, nella lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, del 16 ottobre 2002, al numero 40 scriveva: «Il Rosario è preghiera orientata per sua natura alla pace, per il fatto stesso che consiste nella contemplazione di Cristo, Principe della pace e “nostra pace” (Ef 2,14). Chi assimila il mistero di Cristo – e il Rosario proprio a questo mira –, apprende il segreto della pace e ne fa un progetto di vita». Facciamo nostre le parole del Sommo Pontefice. Recitiamo il Rosario in famiglia, nelle nostre comunità parrocchiali, affinché per intercessione del Signore Gesù e della Sua santissima Madre, la Vergine Maria, nei nostri cuori e nel mondo regni la pace.

«Recitando l’Ave Maria, noi siamo condotti a contemplare i misteri di Gesù, a riflettere cioè sui momenti centrali della sua vita, perché, come per Maria e per san Giuseppe, Egli sia il centro dei nostri pensieri, delle nostre attenzioni e delle nostre azioni. Sarebbe bello se si recitasse assieme in famiglia, con gli amici, in Parrocchia, il santo Rosario o qualche preghiera a Gesù e alla Vergine Maria! La preghiera fatta assieme è un momento prezioso per rendere ancora più salda la vita familiare, l’amicizia! Impariamo a pregare di più in famiglia e come famiglia!» (Papa Francesco, Udienza Generale, Piazza San Pietro, 1° maggio 2013).

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