In altri passi del Vangelo la parola di Gesรน sembra contraddire questa intensa lezione di preghiera: โNon vi affannateโฆ il Padre sa ciรฒ di cui avete bisognoโฆโ (cfr. Mt 6, 31–32); โNon chi dice: โSignore, Signoreโโฆ ma chi fa la volontร del Padre mioโฆโ (cfr. Mt 7, 21); e tante guarigioni avvengono senza la richiesta da parte del malato (cfr. Gv 5).
Cosa significa, allora, questa insistenza sulla necessitร di chiedere, di cercare, di bussare? La preghiera del cristiano รจ essenzialmente preghiera di lode e di ringraziamento. Nel mistero dell’ultima cena, Gesรน stesso โanticipaโ il dono del Padre e lo benedice per quel pane e quel vino che diventeranno sacramento del corpo e del sangue offerti per amore. E, tuttavia, si potrebbe rischiare di trasformare il ringraziamento in una sorta di autocelebrazione, allorquando lo si separi dalla coscienza intima di avere ancora bisogno di quel dono, e di qualcuno che ce lo doni. Se si trasforma sottilmente il dono in conquista, il gioco dell’autoinganno รจ fatto. (โฆ)
Chiedere, cercare, bussare significa allora accedere progressivamente al piano della propria necessitร . Fatta di bisogni piรน o meno immediati e superficiali, ma sempre piรน intimamente caratterizzata da mancanze e nostalgie che appartengono alla nostra natura di creature impastate di terra e cielo. Intimamente, esistiamo con un vuoto di presenza e di pienezza che ci lacera il cuore.
E spontaneamente rischiamo di aggrapparci alle prime pagnotte o a due pesciolini condivisi, pensando che il nostro mondo interioreโe la nostra carneโsi possa accontentare di questo. Ci riempiamo di esperienze, di talenti, di successi, di competenze, forse anche di relazioni e di buone azioniโฆ e dopo le prime inebrianti e pur autentiche esperienze di comunione riemerge, doloroso, il grido del cuore: desidero di piรน, ciรฒ che ho ricevuto non mi basta! (โฆ)
โCi hai fatti per te, e il nostro cuore non trova pace fino a che non riposa in teโ (sant’Agostino). La preghiera di richiesta, dunque, รจ paradigma della nostra veritร . Siamo abitati da un tesoro divino, che ci รจ stato dato in dono, ma che ha le caratteristiche di una indicibile nostalgia. Solo Dio, con il Suo Spirito, puรฒ colmare la misura del nostro desiderio di Lui. (Don Luca Garbinetto)
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Per riflettere
Quali sono le situazioni e i sentimenti che porti oggi davanti al Signore? Che cosa ti limita nel chiedere agli altri e a Dio? In quali occasioni hai sperimentato l’essere creatura nelle mani di Dio?
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโEvangelizzazione e la Catechesi
