Paolo Curtaz – Commento al Vangelo del 12 Febbraio 2024

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Chiedono un segno i Farisei: pur di non accogliere le provocazioni del rabbino di Nร zaret, non vogliono ascoltare le sue parole, non vogliono riflettere, non vogliono meditare, non capiscono che ciรฒ che egli dice li porta verso la veritร  tutta intera, li porta ad accogliere la profonditร  e la bellezza della Leggeโ€ฆ allora chiedono un segno, un prodigio, qualcosa di straordinario.

Chiudono gli occhi e si tappano le orecchie per non arrendersi davanti alla Parola e ai prodigi che il Signore compie, solo perchรฉ non rientra nel loro schema mentale, nel loro ragionamento, nella loro visione di Dio.

Allora alzano la posta, ancora e ancora, chiedono segni, chiedono prodigi sempre piรน eclatanti, ricattano Dio, alla fine. Cosรฌ facciamo anche noi: invece di ascoltare il segno della Parola, il segno della comunitร , il segno della profezia, il segno dei Sacramenti, corriamo dietro a presunti miracoli e apparizioni, invitiamo Dio a rendersi presente accontentando qualche nostra richiesta, diciamo: “Dio, se esisti, fa’ che accada questo o quello” come se fosse Dio a doversi piegare alla nostra volontร  e non noi alla volontร  di Dio, volontร  che รจ sempre benevola.

Il nostro mondo ribalta la logica di Dio: non siamo noi a rintracciare gli (abbondanti) segni della sua presenza in mezzo a noi ma dev’essere lui ad esaudire le nostre richieste (finanche capricciose) per avere la nostra attenzione.

Ma davanti a questa provocazione, davanti a tanta arroganza, a tanta piccineria, Dio si fa da parte, scompare, tace: non soltanto non dona nessun segno, ma si allontana da noi. Stiamo attenti oggi a non commettere lo stesso errore dei Farisei, guardiamo i tanti segni che, sparsi lungo la giornata, il Signore ci dona per accorgerci della sua presenza, di quanto siamo amati, di quanto possiamo amare.

Anche Dio fa quel che puรฒ e, certamente, non fa al posto nostro. Il nostro รจ un Dio adulto che ci tratta da adulti, non un potente da corrompere o un Babbo Natale da manipolare. Siamo stati amati e siamo amati molto ma molto piรน seriamente!

FONTE: Amen โ€“ La Parola che salvaIl blog di Paolo

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