don Roberto Seregni – Commento al Vangelo del 17 Dicembre 2023

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IO SONO LA VOCE

Giovanni era un profeta scomodo, un asceta lontano dagli schemi religiosi e dalle liturgie del tempio di Gerusalemme. Puรฒ sorprendere che lo Spirito Santo abbia preferito manifestarsi nelle parole e nella vita del Battista, avvolte di sabbia e silenzio, piuttosto che tra gli incensi e i sacrifici del tempio!

Questa รจ la logica di Dio: Lui ha scelto Maria di Nazareth, una adolescente nata in un piccolo borgo senza storia e fama; ha scelto Giuseppe, un falegname di provincia; ha scelto per suo Figlio una grotta fredda a Betlemme…

E mi viene spontaneo pensare a tante persone incontrate in questi anni di missione in Perรน. Tra la polvere e la povertร , ho visto testimonianze di fede che mi hanno scosso e provocato. Ho conosciuto persone che non sanno leggere e scrivere, ma che portano il Vangelo stampato nella vita, nelle scelte di tutti i giorni. Ho conosciuto famiglie povere, che vivono in case di mattoni di fango senza luce e acqua, che sanno ringraziare e riconoscere la presenza di Dio in ogni piccolo dettaglio, mentre noi – che abbiamo tutto – non sappiamo nemmeno dire grazie.

IO SONO LA VOCE

In questi anni ho capito che tra credere in Dio e fidarsi di Dio c’รจ davvero una bella differenza! Posso credere nella sua esistenza, credere tutto quello che la chiesa mi insegna, ma questo non รจ ancora fede. Fede รจ sapere che Dio c’รจ e mi ama, che mi posso fidare di Lui, che mi ascolta e non si stanca di me e delle mie cadute. In questo cammino, i poveri sono stati i miei piรบ grandi maestri.

Ed รจ proprio vero quello che dice il battista: ยซIn mezzo a voi sta uno che voi non conosceteยป. รˆ cosรญ: non lo conosciamo. Diciamo di amarlo, ma non lo ascoltiamo. Diciamo che lui รจ la nostra vita, ma chiudiamo la porta in faccia ai suoi figli prediletti: ai poveri, agli ultimi, agli abbandonati. Celebriamo l’Eucarestia, ma non facciamo nulla per trasformare la nostra esistenza in una vita eucaristica. Abbiamo le nostre prioritร , i nostri obiettivi, le nostre mete e preferiamo che lo Spirito Santo non ci faccia perdere tempo e stia al calduccio nelle sacrestie.

Spero davvero che questo Natale sia diverso, spero che Lui ci trovi attenti, desiderosi di accoglierlo e di rinascere. Che questo Natale sia tuo. Non lasciartelo rubare.

Un abbraccio

Don Roberto

Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Web Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.

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