ร magnifico il ricostruendo tempio di Gerusalemme: iniziato da Erode il grande, da cinquant’anni migliaia di operai lavorano alacremente e per altri trent’anni continueranno a farlo. La ricostruzione del tempio ha risvegliato la fede del popolo: sono ripresi i sacrifici, รจ rinata la classe sacerdotale, i pellegrini giungono tre volte all’anno da tutta Israele per pregare.
Uno spettacolo di bellezza, di armonia, di forza. Strutture austere e solide costruite per sfidare i secoli, per restituire gloria al piccolo popolo di Israele. Ma Gesรน non si ferma alla bellezza del tempio ma alla stupiditร e all’arroganza di chi pensa di potersi proteggere fra quelle mura. Facile profezia quella che immagina una stizzita reazione dell’Impero ai sogni di indipendenza e che porterร , da lรฌ a pochi decenni, alla distruzione del tempio e della cittร .
Inutile affidarsi alle nostre opere, inutile caricare i templi, i palazzi, i castelli, di poteri che non hanno. Se il Signore non costruisce la casa, invano vi faticano i costruttori (Sal 126). Siamo in attesa del ritorno glorioso del Signore Gesรน nella pienezza dei tempi, sarร lui a ricapitolare in sรฉ tutte e cose, quelle della terra e quelle dei cieli. Verrร per stabilire la giustizia e il Regno.
Lo crediamo, lo aspettiamo. E in questo tempo di mezzo, fra la sua venuta nella storia e il suo ritorno nella gloria, ha affidato a noi la costruzione della Chiesa, profezia di un mondo infine riconciliato e stabile. Non poniamo fiducia nei templi, nelle grandi costruzioni che hanno segnato la storia del cristianesimo, ma nemmeno nelle strutture e nelle organizzazioni che ci paiono stabili e definitive.
Non facciamo i catastrofisti e non diamo retta ai veggenti che parlano di fine imminente: รจ Gesรน che lo dice! Verrร quando meno ce lo aspettiamo, di notte: beati noi se ci troverร ancora svegli ad attenderlo. Beati noi se avremo custodito la fede, se ancora la piccola fiamma non si sarร spenta. Vegliamo, dunque.
FONTE: Amen โ La Parola che salva – Il blog di Paolo
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