Dipende
Allora restituiamo a Dio quel che รจ di Dio.
Proviamoci, dai.
Da lui abbiamo ricevuto la vita, questo magnifico pianeta da custodire e coltivare, ma, soprattutto, da Dio riceviamo lโamore.
ร lui che ha inventato lโamore. ร lui che ci ama, a prescindere, senza condizioni.
(Perciรฒ diventiamo capaci di cambiare)
Un amore vero, continuativo, liberante.
Non di facciata, umorale, che riempie di sensi di colpa.
Sono amato. Sei amato.
A questo ci conduce lโesperienza di fede. Lรฌ ci porta il Signore Gesรน, il Maestro. Perchรฉ, sul serio, tutta la nostra vita si gioca sul saperci amati, sul lasciarci amare, sullโamare.
Da questo dipende tutto il resto: la nostra morale, la pastorale, il sogno di una Chiesa profezia di unโumanitร riconciliata. Dallโesperienza dello scoprirci amati e dalla scelta di amare.
Lโamore, in fondo, รจ ciรฒ che cerchiamo in tutte le cose, in ogni sguardo, in ogni situazione anche se stentiamo a capire cosa renda possibile il perdurare nellโamore.
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ร un paradosso di cui facciamo continuamente esperienza: in noi รจ forte il desiderio di amare e di essere amati eppure stentiamo a trovare una situazione in cui lโamore perdura.
Peggio: nel mondo fragile in cui viviamo il concetto stesso di amore รจ diventato ambiguo.
Idealizzato e svilito, svenduto e assolutizzato, ridotto a esperienza fugace, ludica, egotica.
Pretendo amore ma sono poco disposto ad amare. Identifico lโemozione col sentimento. Non accetto i miei limiti. Un poโ infantile, un poโ vittima, mi piango addosso perchรฉ nessuno mi ama, ma non sono disposto a fare il primo passo, gratuitamente, senza porre condizione.
Andiamoci piano, allora, perchรฉ non sappiamo bene in cosa consista lโamore.ย
I comandamenti
Le dieci parole, impropriamente tradotte nella nostra lingua come dieci comandamenti, erano le indicazioni che il Dio liberatore di schiavi aveva regalato al popolo di Israele e a noi come indicazioni per un percorso verso la pienezza e la felicitร .
La siepe che costeggia la strada verso la felicitร , come dice il Talmud.
Ma erano considerati dai devoti troppo interpretabili, spaventati come siamo, soprattutto noi gente di fede, dallโimpegnativo dono della libertร . Allora nel corso degli anni si erano aggiunte una selva di norme, minuziose e talora incomprensibili, che toglievano al devoto lโarduo compito di discernere.
Bastava obbedire e osservare i precetti. Poco importa se, nel farlo, si tradiva lโintenzione divina.
Erano diventate 613 le norme da rispettare, la qual cosa creava qualche difficoltร anche solo a ricordarle tutte. Cosรฌ la domanda quale fossero le piรน importanti riecheggiava spesso nelle scuole dei rabbini.
Quali precetti sono piรน importanti?
Tutti, rispondevano i farisei, pretoriani della fede.
Solo quelli di Mosรจ argomentavano i sadducei, conservatori impenitenti.
Gesรน risponde come altri rabbini, allโepoca piรน famosi di lui, abitualmente rispondevano: amare Dio e amare il prossimo.
Il primo comandamento รจ una preghiera, lo Shemร , in cui il popolo di Israele era invitato ad amare Dio con tutte le forze, il cuore, la mente. Il secondo รจ lโamore verso il prossimo come verso se stessi.
Ama Dio
Si puรฒ comandare di amare? No, certo.
Esiste un comandamento prima del primo, il comandamento zero che ci deriva dallโintera Scrittura: lasciati amare. Allora il nostro amore diventa una risposta. La risposta. Ama con tutto, dice la preghiera. Con tutto ciรฒ che sei, con tutto ciรฒ che puoi, al meglio delle tue possibilitร .
Se ti scopri amato puoi davvero amare Dio. Puoi osare dando tutto te stesso. Come vorrebbe fare lโinnamorato. Perchรฉ sei amato diventi capace di amare.
Ama con lโemozione e la passione, ama con la forza e la concretezza, ama con intelligenza.
Ama meglio che riesci.
Perchรฉ puoi amare dellโamore con cui sei amato.
Simile
In Matteo Gesรน dice che il secondo comandamento รจ simile al primo.
Ormai Dio e il fratello sono posti sullo stesso piano. Nessuna dicotomia, nessuna classifica, nรฉ ambiguitร . Lโamore che scopri in te ti รจ sufficiente per amare tutto e tutti. Dio e gli altri.
Perchรฉ lโamore non si divide ma si moltiplica e si amplifica.
Ami Dio ritrovando il suo sguardo in quello dei fratelli.
Ami i fratelli con lโamore che hai scoperto di avere nel cuore.
Non esiste piรน, in Dio, il rischio di odiare gli altri nel suo nome, di inventarsi dei nemici.
Impossibile, agli occhi di Dio. Ora umano e divino sono fusi in uno stesso cuore, quello di Cristo.
Di piรน: divento capace di amare gli altri con lโamore che mi proviene da Dio solo se, alla luce dellโinfinita tenerezza e compassione del Signore, imparo ad amare me stesso riconoscendo le mie ombre, accogliendo la luce che mi รจ donata.
Non sono il nano delle mie paure.
Nรฉ il gigante del mio narcisismo e delle mie ambizioni.
Io sono io. Scintilla della presenza di Dio, capace di riconoscere e fiorire lโanima se orientato verso lโassoluto che sono e che mi riempie.
Allora amo gli altri non perchรฉ particolarmente amabili o simpatici ma perchรฉ amati da Dio che di noi vede solo il capolavoro che aveva in mente quando ci ha creati.
Sรฌ, bello seguire questi comandamenti. Bello amare.
E da qui iniziamo la nostra settimana. Da questa prospettiva affrontiamo le ansie e le paure della pandemia che fa capolino nella nostra quotidianitร . Da quassรน possiamo rileggere le nostre vite e renderle leggere.
ร il cuore che cambia lo sguardo. ร lo sguardo che vede le situazione e le accoglie, senza sprofondare nellโansia se non riesce a gestirle e a risolverle.
Dalla consapevolezza di scoprirsi amati, dalla scelta di amare, dipende tutto il resto.
Ecco
Lasciati amare.
Scegli amare con lโAmore con cui sei amato.
Meglio che riesci.
Ecco, il nostro precetto.
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