Trasfigurati per essere santi
Nel cuore della pausa estiva, poco prima dellโAssunzione al Cielo di Maria, festeggiamo la Trasfigurazione di Gesรน: il Figlio e la Madre, uomo e donna nuovi non toccati dal peccato, nei quali si manifesta nella sua perfezione il progetto originario di Dio sullโumanitร fatta a sua immagine e somiglianza (Genesi 1,26), ci indicano la strada del Cielo, la gloria luminosa che attende ciascuno di noi, giustificati e salvati dal sacrificio del Figlio e dalla sua Risurrezione. Egli รจ Alfa e Omega, principio e fine: ยซI Cieli annunciano la sua giustizia, tutti i popoli vedono la sua gloriaยป (Salmo 96, Responsorio).
La festa del 6 agosto, che anche quando cade di domenica sostituisce la liturgia ordinaria, รจ preludio della solennitร di Cristo Re dellโUniverso (cfr. I Lettura, Daniele 7), che chiude lโanno liturgico, ed รจ prefigurazione della Pasqua eterna, inaugurata nella storia dell’uomo dal sangue del nostro Salvatore: la sua divinitร gloriosa, la potenza del nostro Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo, giร mostratasi a tutti nellโumiltร del battesimo di Giovanni (Matteo 3), si manifesta nuovamente in tutta la sua bellezza a tre membri del Collegio Apostolico, espressione e figura della Chiesa, in ogni luogo e in ogni tempo riunita intorno a Pietro e convocata ยซsu un alto monteยป, ยซnellโintimitร ยป, perchรฉ lรฌ il Signore vuole svelarsi ad ogni anima, amata come una sposa, per mostrarle che solo in Lui รจ la vera gioia.
In Matteo, particolarmente attento alla dimensione ecclesiale, lโepisodio (Matteo 17) avviene subito dopo lโattribuzione del primato petrino (Matteo 16), e coinvolge anche Giovanni, ยซil discepolo che Gesรน amavaยป, e Giacomo, il primo apostolo martire (cfr. Atti 12,1- 2), laddove il primo martire della Chiesa tutta รจ il diacono Stefano (Atti 7); insieme a Pietro, principio di unitร , sono dunque presenti nella Trasfigurazione la dimensione del martirio, che sempre vivifica la Chiesa, e quella dell’essere amati senza riserve, che caratterizza ogni discepolo e motiva la nostra sequela: nessuno segue Gesรน fino allโeffusione del sangue, nessuno si professa suo discepolo ed รจ disposto a dare la sua esistenza per fiorire lร dove il Signore lo ha collocato (nella quotidianitร pertanto, non sul monte ma nella vita di ogni giorno, tra le fatiche, le lotte, le delusioni), se non ha incontrato veramente il Maestro ยซnellโintimitร ยป […]
CONTINUA SU FAMIGLIA CRISTIANA



