La festa dellโAscensione al cielo di Gesรน, credo voglia insegnarci essenzialmente due cose:
1_ Dobbiamo prendere coscienza che ogni popolo รจ stato religioso e ogni religione ha rappresentato lโal di lร in modo tale che i poteri dellโal di qua si sentissero convalidati e legittimati. Questa รจ la struttura costante delle religioni. Il potere religioso esercitato sulla massa dei credenti da parte di una piccolissima porzione di eletti, viene legittimato per โmandato divinoโ: โDio-lo-vuoleโ. Con questa espressione in bocca, e la spada in pugno, nel corso dei secoli la chiesa cattolica ha ucciso donne e uomini colpevoli di professare semplicemente unโaltra fede o di aver occupato i luoghi sacri a Gerusalemme.
Lโestablishment religioso si รจ sentito insomma da sempre autorizzato a presentarsi come autentica mediazione tra Dio e il mondo, il cielo e la terra, passaggio obbligato per giungere al cielo, per entrare in contatto col divino, e per conoscere con certezza lโaltrimenti imperscrutabile volontร di Dio.
Ebbene, con Gesรน tutto questo รจ finito. Tra lโuomo e Dio รจ saltata ogni mediazione. Scrive Ernesto Balducci: ยซFra la coscienza e Dio non cโรจ che il puro vuoto della responsabilitร umanaยป. Finalmente adulti, la donna e lโuomo di fede fanno esperienza del divino nellโintimo della propria coscienza senza piรน dover chiedere permesso allโautoritร costituita.
Lโimmagine mitologica dellโascensione al cielo di Gesรน, vuole suggerirci questo. Gesรน entra โnella gloria di Dioโ indipendentemente dal potere religioso del suo tempo che, condannandolo a morte, lo ritenne bestemmiatore e maledetto da Dio stesso. Ed essendo Gesรน il โprimogenito tra molti fratelliโ (Rm 8, 29), dobbiamo credere che ciascuna persona รจ chiamata ora ad entrare nel cuore di Dio indipendentemente da ogni tipo di mediazione. Col battesimo infatti, ogni creatura diventa โsacerdote, re e profetaโ.
2_ Nella prima lettura di oggi, Atti riporta questo passaggio: ยซUomini di Galilea, perchรฉ state a guardare il cielo?ยป (At 1, 11). Il cielo, dopo lโevento Gesรน di Nazareth, si รจ svuotato. Non ci รจ piรน concessa alcuna via di fuga verso lโirrealtร . Non possiamo piรน evadere dalla responsabilitร cui ci chiama la terra con tutto il suo carico di umanitร in attesa. Paradossalmente con il simbolo dellโAscensione al cielo, le alienazioni religiose (di ogni tipo) sono delegittimate, e lโuomo รจ restituito alle sue incombenze.
Il cristianesimo non รจ la religione che promette facili paradisi, dopo un sofferto pellegrinaggio in questa valle di lacrime. Non รจ assicurato alcun paradiso a chi diserta la terra. Piรน che guardare il cielo รจ ora di guardare molto bene negli occhi le donne e gli uomini di questo nostro tempo, soprattutto coloro che fanno piรน fatica a riconoscersi tali.
Lโandarsene fisico di Gesรน fu letto dalla Chiesa primitiva come necessario perchรฉ potesse nascere un mondo nuovo: ยซร bene per voi che io me ne vadaยป (Gv 16, 7). Un mondo nuovo costruito faticosamente senza la tentazione di demandare tutto ad un improbabile dio nascosto lassรน in alto, inoculando in questa storia intrisa di violenza e morte lโantidoto dellโamore. Un mondo nuovo fatto di relazioni guarite, e in grado alla fine di scorgere il Cristo ancora presente nel volto dei senza volto.
Per gentile concessione di don Paolo Scquizzato



