Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 18 Aprile 2023

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Nicodemo, da persona rispettabile, non si mescola alla folla ma va da Gesรน di notte, per non farsi vedere dai colleghi farisei. Questo รจ, insieme con quello con la samaritana, l’unico colloquio a due riportato dai Vangeli.

Il linguaggio di Gesรน, lontanissimo dalla mentalitร  di Nicodemo e dei Farisei, mette l’interlocutore di fronte al mistero della rinascita cristiana, descritta da Gesรน in termini metaforici: essa puรฒ avvenire solo per intervento dall’alto, per opera dello Spirito Santo che, come il vento, soffia dove vuole. Nicodemo perรฒ non capisce: Gesรน allora fa appello alla Sacra Scrittura, che il suo interlocutore, come dottore, avrebbe dovuto conoscere. Benchรฉ la Scrittura alludesse frequentemente al carattere spirituale del Regno di Dio, la mentalitร  allora dominante in Israele intendeva il Messia soprattutto come dominatore terrestre.

Se Nicodemo non รจ in grado di capire le cose terrene predicate da Gesรน, come potrร  comprendere le cose celesti? Cose celesti che non potranno essere riferite se non da colui che รจ sceso dal cielo, il Cristo, alle cui parole occorre credere, perchรฉ Egli รจ testimone del Padre. Il momento in cui troverร  fondamento e causa la rinascita spirituale sarร  l’innalzamento da terra del Figlio dell’Uomo (ossia la sua crocefissione): come gli Ebrei nel deserto poterono salvarsi dai serpenti velenosi guardando il serpente di bronzo innalzato da Mosรจ, cosรฌ sarร  salvo chi contemplerร  il Figlio dell’Uomo crocifisso.

Per riflettere

La tua misericordia, o Signore, ci accompagni sempre per essere veri testimoni del tuo Vangelo.

FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi