Non chiede la guarigione, ma la purificazione. Il lebbroso ha imparato sin da piccolo che la malattia รจ una punizione
divina e ha finito col crederci. E non si sa se lo fa piรน soffrire vedersi marcire a pezzi o vedere lo sguardo inorridito e giudicante di chi considerava amico. La lebbra ha finito col fargli credere di essere sbagliato, di dover scontare chissร quali colpe, perciรฒ ha bisogno di uno sguardo puro, compassionevole, solidale. E lo trova nello sguardo del Signore che non ha paura di toccarlo. ยซSe vuoiยป, risponde, assertivo e diretto, il Maestro.
ยซLo voglioยป: Dio desidera per me la guarigione profonda, la purificazione del cuore e della mente, delle intenzioni e delle scelte. Dio per me desidera il bene, la luce, lโamore accolto e donato. Dio per me desidera la scomparsa della lebbra del peccato, dell’egoismo, del vittimismo, dello scoraggiamento, della depressioneโฆ Dio per me desidera la fioritura, la pienezza, la pace interiore. Dio “vuole” la mia felicitร piรน di quanto io stesso la desideri o la cerchi, Ma non puรฒ guarir mi e purificarmi senza di me, senza il mio coinvolgimento, senza la mia collaborazione.
Il lebbroso guarito invece di dar retta alla severa richiesta di discrezione di Gesรน che non vuole essere scambiato per un santone, per un guaritore, fugge l’interioritร e diventa un fenomeno da baraccone. Forse un eccesso di entusiasmo, il suo, forse solo una manifestazione di superficialitร e leggerezza, ma il fatto di non seguire quanto chiesto dal Signore in qualche modo ostacola l’opera di evangelizzazione.
Non facciamo un gran favore al Vangelo quando ci comportiamo come degli esaltati! Dio ci salva e ci libera, certo, ma non senza di noi. Colui che ci ha creato e che ci ama, che ci accompagna e ci fa crescere, purifica il nostro sguardo, ci dona pace interiore ed equilibrio, senso dell’ironia e buonumore. Ci dona guarigione interiore e salvezza.
A patto di dare retta a quanto ci chiede, perรฒ! Proviamoci, oggi.
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Fonte: Il mensile “Amen – la Parola che salva“
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