VEGLIATE
Dalle mie parti sta iniziando la stagione del caldo torrido senza piogge. Il mio miglior amico รจ un piccolo ventilatore rumoroso che mi regala qualche attimo di freschezza.
Mentre provo a concentrarmi per scrivere questa breve riflessione all’inizio dell’Avvento, mi viene spontaneo pensare: si riparte!
Ogni anno la madre chiesa ci dร la possibilitร di ripartire, rinnovarci, rivivere i misteri della vita di Cristo attraverso l’anno liturgico. Ogni anno abbiamo tra le mani l’occasione di lasciarci trasformare dalla Parola e dalla impetuosa delicatezza dello Spirito.
Ieri sera, dopo le prime confessioni di una trentina di bambini in una della comunitร parrocchiali, una delle catechiste mi ha chiesto qual รจ la parola chiave della prima domenica di avvento per poter preparare un bel cartellone da mettere alle spalle dell’altare. Senza esitare le ho risposto: Vegliate.
Sรญ, il maestro ci chiama a vegliare, a vigilare, a vivere attenti. Una delle grandi malattie spirituali che minaccia la nostra fede รจ il sonnambulismo. Viviamo mezzi addormentati perchรฉ la frenesia del mondo ci sta anestetizzando l’anima. E la cosa peggiore รจ che non ce ne rendiamo conto. Una delle conseguenze รจ che viviamo la fede come un’abitudine, un rito o una formalitร . La nostra fede รจ stanca, ripetitiva e monotona.
In questo tempo di Avvento, il Maestro ci chiama a rinnovarci, a ripartire, a rimettere ordine e passione nel nostro cammino di fede, a ritornare a Lui.
Vegliare, dunque.
Vegliare per accorgersi di chi sta male e ha bisogno di un sorriso, di ascolto, di tempo.
Vegliare per riscoprire la bellezza del silenzio e della preghiera.
Vegliare per far crescere il gusto dell’attesa ed essere pronto ad accogliere Gesรน che viene.
Lui, per fortuna, non si รจ ancora stancato di noi.
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don Robertoย
Don Roberto (prete missionario della Diocesi di Como) – Sito Webย Fonte: il canale Telegram “Sulla Tua Parola“.
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