Pace e bene! Inizia un nuovo anno liturgico con il tempo dell’Avvento, tempo forte che viene a ridestare l’attesa nei cuori, per essere pronti ad accogliere il Signore che viene!
Inizia il tempo di Avvento, tempo di risveglio spirituale e preparazione ย del cuore. La parola di oggi รจ come un trillo di โsvegliaโ che incita alla ย veglia, ad essere vigilanti, desti, orientati verso lโincontro con Cristo, del ย quale attendiamo il ritorno. Qual รจ il problema? Che spesso ci ย abbiocchiamo spiritualmente, perdendo lโorientamento finale della ย nostra vita, assolutizzando le cose di questo mondo. Come un ย pellegrino che, ospitato in una bella casa, vi rimane, attratto dai comfort ย che offre, dimenticando dove era diretto.ย
Come sarร dunque la venuta del figlio dellโuomo? Guardiamo alย paradigma di Noรจ. Stava per avvenire un cambiamento ma nessuno ciย faceva caso, viveva come se niente fosse, pensando solo alla sua routineย quotidiana: a mangiare, a bere, a prendere moglie e marito. Chissร ,ย magari avevano pure visto Noรจ e i figli costruire unโarca in montagna (!)ย e avvisarli di ciรฒ che stava per accadere, ma niente! Ed erano cosรฌ presi ย dalle proprie cose da non alzare nemmeno gli occhi al cielo quando si ย riempรฌ di nubi, nรฉ da interrogarsi quando cominciรฒ a piovere a dirotto da ย allagare il mondo e travolgere tutto.ย
Come sarร la fine dei nostri giorni? Saremo pronti come Noรจ e famiglia, ย o saremo impreparati, perchรฉ unicamente presi dalle cose e dai piaceri ย del mondo? Nellโelenco di ciรฒ che facevano i contemporanei di Noรจ ย non ci sono cose sbagliate ma assolutizzazioni sbagliate. La vita ridotta ย alla soddisfazione dei propri appetiti, allโappagamento della dimensione affettiva, come se questo fosse tutto.
Gente che vive per ย mangiare bene, che fa dei soldi, del lavoro e della posizione sociale il tutto della propria vita (e il criterio di giudizio sulla vita degli altri), che ย vive per soddisfare i propri appetiti e la propria sfera affettiva, passando ย magari da una relazione ad unโaltra. Ma cโรจ di piรน! Perciรฒ il Signore ย โsuona il gong!โ. Siamo nati per amore e per amare, per arrivare al cielo, ย per compiere la missione che Dio ci ha affidato. Altro รจ vivere queste ย cose come se fossero il fine, altro รจ viverle sapendo che sono tappa di ย un cammino. Allora tutto, per quanto importante, viene relativizzato e ย orientato al suo vero fine. ย
ร possibile vivere questa vita senza accorgersi di nulla? Senza accorgersi cheย la vita avrร una fine e ha un fine, senza accorgersi della profetica parola dellaย Chiesa, senza accorgersi della sofferenza dei poveri, senza accorgersi cheย tutto passa? Purtroppo sรฌ. Perciรฒ il Signore dice: vegliate. Siate desti. Siateย pronti ad entrare nelle novitร . In fondo la vita stessa, in quanto โvitaโ, รจ ย dinamicitร e richiede continua predisposizione al cambiamento. Non ย sono padrone degli eventi nรฉ posso controllare tutto.
Occasioni, ma ย anche prove e difficoltร a volte ci piombano addosso improvvise, tempesteย dolorose che spazzano via salute e certezze sono spesso dietro lโangolo:ย ยซuno verrร accolto, uno verrร lasciatoยป. Chi รจ pronto? Chi non ha dato ilย cuore alle cose ma a Cristo, vivendo orientato a Lui, secondo la sua Parola.ย Egli sarร accolto, preso con Cristo, teneramente stretto tra le sue braccia,ย interiormente consolato e rafforzato proprio in quei cambiamenti, in quelleย prove. Il Signore ci viene incontro in mille modi, attraverso mille volti. Cosaย conta? Saperlo riconoscere, entrando nel cambiamento con Lui, cogliendoloย come occasione di crescita.ย ย
Dobbiamo averlo chiaro: non siamo noi i padroni della nostra vita. Questoย non รจ un peso, ma un dono, perchรฉ io viva bene e compia il bene possibile,ย dicendo di no a ciรฒ che mi allontana dal fine. Il Signore viene, ci vieneย incontro. Ciรฒ che conta non รจ che le cose vadano come avremmo pensato,ย ma che entriamo in ogni cosa con Lui. E allora siamone certi: ogni cosa, nelleย sue mani, concorre al nostro vero bene!ย



