Don Luciano Condina – Commento al Vangelo del 20 Novembre 2022

635

La regalitร  di Cristo si svela nella croce

Celebrare Cristo Re contemplandolo nel momento in cui รจ inchiodato a una croce, insultato, morente, privato della dignitร  desta stupore e perplessitร , non solo agli antichi ma anche a noi oggi. Che re assurdo! Questo sarebbe il regno dei cieli e questo lo stile del regno di Dio?

ยซDunque tu sei re?ยป (Gv 18,37), gli chiede Pilato, forse con questa perplessitร .

Il malfattore che ricorda a Gesรน che se fosse re dovrebbe salvarsi โ€“ e salvarli โ€“ non รจ molto diverso da noi quando siamo sovrastati dalle difficoltร  della vita, anche durissime, e preghiamo implorando Dio di farci guarire, di salvare i nostri figli, di non farci perdere il lavoro. Sรฌ, anche noi in fondo la pensiamo come quel malfattore e comprendiamo che, forse, non รจ cosรฌ malvagio come spesso lo consideriamo.ย 

La regalitร  di Gesรน รจ invece proclamata dallโ€™altro ladrone che ne proclama lโ€™innocenza: รจ proprio quellโ€™innocenza a dichiararlo re e ne manifesta la regalitร  di Cristo. Non รจ un caso che Pilato si impunti nel dichiararla nelย titulus crucis: Gesรน Nazareno re dei Giudei. Il potere della regalitร  di Gesรน รจ diverso da quello del mondo: รจ il potere di amare e, dunque, di salvare, perchรฉ lโ€™amore salva lโ€™amato se si lascia amare. I discepoli hanno la grande opportunitร  di ricevere lo stesso potere di amare come Dio ama.

Amare รจ donare e il dolore e la morte incipiente non impediscono a Gesรน di esercitare la sua regalitร  regalando il paradiso allโ€™uomo di fianco a lui. Sia questo di monito a noi tutti, neopelagiani del terzo millennio, che riteniamo il paradiso da conquistare a colpi di opere buone. Si noti al riguardo lโ€™assonanza vocale e di radice dei termini โ€œregaloโ€ e โ€œregaleโ€.ย 

I segni della passione sono paradigmi della nostra vita e delle situazioni che viviamo: le mani inchiodate sono sinonimo di non avere piรน la possibilitร  di fare qualcosa: i piedi inchiodati sono sinonimo di non saper piรน dove andare; il capo coronato di spine รจ sinonimo di non saper piรน cosa pensare con la testa che ci scoppia; il fianco squarciato รจ sinonimo di un cuore a pezzi.

Questo signfica che quando la vita ci abbatte con i dolori piรน tremendi, possiamo vivere ed esercitare la stessa regalitร  che Gesรน manifesta sulla croce.

ยซOggi sarai con me in paradisoยป (Lc 23,43): non vuol dire solo che di lรฌ a poco, dopo la morte, entrambi staranno insieme; quellโ€™ยซoggiยป รจ giร  vivere il paradiso, perchรฉ stare di fianco a Gesรน lo รจ anche nella croce. Cosa cambia un luogo โ€“ che puรฒ essere anche un patibolo โ€“ in unโ€™anticamera del paradiso? Stare con Cristo.

Non dobbiamo preoccuparci dove stiamo, ma con chi stiamo; non dobbiamo preoccuparci delle situazioni che si creano intorno a noi, ma se le viviamo o no con Cristo nel cuore. Il buon ladrone, riconoscendo le proprie colpe, ci indica una buona porta per accedere al paradiso e non รจ un caso che ogni celebrazione eucaristica cominci con il riconoscere le proprie povertร .

Che il Signore ci dia, in questa festa di Cristo Re, di somigliare a questo malfattore: coscienti dei nostri peccati e consapevoli dellโ€™innocenza di Dio, credere al suo regno e al futuro, allโ€™opera che Dio porterร  a compimento, per diventare sudditi di Cristo re e non di altri sovrani.


Commento di don Luciano Condina

- Pubblicitร  -

Fonte – Arcidiocesi di Vercelli