Il commento al Vangelo di domenica 28 agosto 2022, a cura di don Mauro Pozzi.
Gesรน ci invita a imitarlo. Si รจ umiliato facendosi uomo senza aspettarsi nessun tornaconto.
UMILTร E POVERTร
Il compimento del Regno viene rappresentato spesso nel Vangelo con una festa o un banchetto. Il Padrone di casa รจ molto generoso, non si preoccupa del ceto dei suoi invitati o della loro importanza, ammette tutti, ma non vuole gli orgogliosi, quelli che credono di valere piรน degli altri o si preoccupano di apparire importanti. Colpisce quello che abbiamo letto nel libro del Siracide: molti sono gli uomini orgogliosi e superbi, ma ai miti Dio rivela i suoi segreti. Questa superbia consiste nel credere di essere autosufficienti e di bastare a sรฉ stessi. Il Signore soccorre chi si fida. A volte siamo chiamati ad affrontare delle situazioni difficili e dolorose, ma se non ci fidiamo della Provvidenza, non possiamo essere aiutati, al contrario confidando avremo tutto quello che serve per affrontare il problema. Chiedere il Suo aiuto รจ ammettere la nostra povertร . Dio arricchisce i poveri, ma chi crede di essere ricco รจ come un vaso pieno, che non ha spazio per ricevere altro. Quando poi ci si preoccupa troppo di sรฉ stessi si perdono di vista gli altri e le loro necessitร . Il Maestro vuole che noi impariamo a mettere da parte il nostro io, senza pensare agli eventuali meriti che le nostre azioni ci possano procurare. Gesรน, come dice San Paolo, umiliรฒ sรฉ stesso, non solo facendosi uomo e rinunciando alla divinitร , ma vivendo poveramente e dando la sua vita fino alla croce. Morto nel mondo come il piรน spregevole dei delinquenti, risorge nel suo Regno come il Re. La sua preoccupazione non รจ stata quella di conquistare consensi, ma di essere vicino ai bisognosi, cioรจ ai peccatori, e di fare in tutto la volontร del Padre. Questo รจ il modello del nostro agire. Piรน ci sforziamo di farci belli agli occhi altrui, piรน costruiamo un traballante piedistallo da cui la caduta sarร rovinosa. Il mondo in cui viviamo รจ terribilmente competitivo, ci invita continuamente a prevalere sugli altri, a calpestarli per salire piรน in alto. Il risultato รจ la solitudine e la continua paura che qualcuno possa sopraffarci. Mettersi al servizio degli altri invece ci guadagna la serenitร , quello che la Bibbia descrive come il sonno del giusto. Per questo Gesรน ci invita ad essere disinteressati, a non fare il bene per averne un tornaconto. Sarร lui a tributarci la ricompensa, ma quelli che hanno agito per interesse li considera giร risarciti.- AUTORE: don Mauro Pozzi
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