Fuoco
Gesรน รจ venuto a portare il fuoco. ร lui che lo dice.
Non il buon senso, non la pace dei cimiteri. Il Vangelo non รจ il manuale dei bravi ragazzi, ilย bon-tonย dei tiepidi con il capo reclinato e la voce melensa.
Perchรฉ la Parola ha a che fare con lโamore che brucia e consuma.
E chi incontra Cristo si incendia il cuore. E questo, in qualche maniera dovrebbe in qualche modo potersi intravvedere nella nostra pastorale, nelle nostre comunitร , nelle nostre vite.
Vite accese. Cuori accesi. Parole accese.
Non violente o melense, non usurate e stanche, non ripetitive.
Perchรฉ a salvare la Chiesa, come scrive papa Benedetto, come sempre, saranno i santi.ย Noiย santi. E la Chiesa che faremo, semplicemente, tornerร ad ardere dโamore perchรฉ accesa dal Cristo.
Gesรน รจ venuto a portare il fuoco. Troppo spesso la nostra fede a malapena sembra un forno a microonde che riscalda una minestra.
Che sia questo lโobiettivo del Sinodo? Accostarci a Cristo per riaccendere in noi la fiamma?
Allora, e solo allora, torneremo a fare luce.
Luce in queste fitte tenebre.
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Fango
Quando รจ accaduto che, seduti sulle nostre piccole certezze acquisite, abbiamo abbassato la guardia cosรฌ che lโombra ha prevalso sulla luce e si รจ unita alle ombre della altre persone fino a diventare un drago che guardiamo indifferenti, affatto spaventati o consapevoli, come se fosse un cagnolino da compagnia?
ร cosรฌ da sempre, direte.
Forse รจ vero, forse la fragilitร che portiamo nel cuore รจ la radice di ogni male.
Ed รจ inutile illudersi di combatterlo, quel male, solo con le nostre forze.
Abbiamo bisogno di un Salvatore, oggi piรน che mai.
Perchรฉ, sprofondati nel quotidiano, ci stiamo abituando al Male.
A quello che si manifesta con la violenza, la rabbia, la prevaricazione, la delinquenza.
E quello ancora piรน pericoloso di chi risponde alla violenza con santa rabbia, santa prevaricazione, santa ferocia, appellandosi alla giustizia, giustificandosi, ammantando di eroismo la bile che finalmente puรฒ uscire e avvelenare ogni parola, ogni giudizio.
Stiamo giocando col fuoco, tanto.
E i nodi vengono al pettine.
Dio non รจ piรน la via che ci porta alla veritร , per donarci la vita.
Poco piรน di un riferimento ancestrale, brandito per sostenere le diverse posizioni.
Rabbia che deborda, che acceca, che imbarbarisce.
Finalmente possiamo essere cattivi senza sentirci in colpa.
Anche nella Chiesa.
Siamo sprofondati nel fango, come Geremia.
Ma quel fango lโabbiamo creato noi, prosciugando la sorgente dโacqua viva che รจ Cristo.
Me infelice!
Nato vicino a Gerusalemme, appassionato di Dio e del suo popolo, Geremia passerร la sua vita a convincere il re di Giuda e la popolazione di Gerusalemme a non opporsi alla nascente potenza di Babilonia.
Soffre duramente di questa situazione, lโinquieto profeta, che vorrebbe annunciare pace e deve redarguire, che vorrebbe profetare il bene e vede la tragedia avvicinarsi. Purtroppo le previsioni di Geremia si avvereranno; Gerusalemme cadrร sotto il re Nabucodonosor e oltre ottomila capifamiglia saranno deportati in Babilonia.
Essere discepoli porta ad amare teneramente le persone destinatarie dellโannuncio, essere discepoli significa cercare in sรฉ la veritร per poi offrirla agli altri, essere discepoli significa non essere capiti proprio dalle persone che ami.
Anche se sprofondati nel fango, siamo chiamati a gridare sui tetti lโannuncio del Vangelo.
Con la vita.
ร vero: esiste una violenza insita nella vita.
Ma non รจ quella che vi raccontano.
Lotta
Lโannuncio del Vangelo รจ segno di contraddizione, il mondo, cosรฌ amato dal Padre da dare il Figlio, vive con fastidio lโingerenza divina e preferisce le tenebre alla luce.
E lโavversario si veste di luce, di ragionevolezza, di buoni propositi.
Di santi propositi.
Sรฌ, il Vangelo porta in sรฉ una carica di violenza e di incomprensione.
Violenza subita, perรฒ.
Per amore della veritร , per fedeltร al Vangelo.
Padre contro figlio
Gesรน lo dice, parlando di sรฉ, immaginando lโevoluzione che avrร il suo messaggio.
Dopo la caduta di Gerusalemme ad opera dei romani e la rovinosa distruzione del Tempio, i seguaci del Nazareno, iย nazrim, saranno โscomunicatiโ dai rabbini e questo provocherร una frattura dolorosissima ed insanabile allโinterno della neonata comunitร giudeo-cristiana.
Ancora oggi molti sperimentano la contraddizione di scoprire in Cristo una nuova famiglia, nuove e durature relazioni con fratelli credenti e, nel contempo, un impoverimento di relazione e una crescente incomprensione con i famigliari di sangue.
Ho visto genitori scagliarsi con ferocia contro le scelte radicali dei propri figli che decidevano di consacrare la propria vita al Regno.
Ma, senza arrivare a questi eccessi, credo che anche a te, amico lettore, sia successo di vedere cambiare atteggiamento nei tuoi confronti in ufficio o a scuola proprio a causa della tua scelta evangelica.
Se davvero siamo discepoli mettiamo in conto qualche contrasto, qualche fatica di troppo: nessuno di noi รจ piรน grande del Maestro: se hanno perseguitato lui perseguiteranno anche noi.
ย
Cristo รจ fuoco.
Fuoco che brucia, che divampa, che illumina, che riscalda, che consuma.
Cristo รจ fuoco e traspare dalla nostra vita.
Se รจ dal fuoco che si misura il discepolato, i pompieri della fede possono stare tranquilli. Purtroppo.
Lasciamolo divampare.
Incendiamo il mondo.
Dโamore.
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