Come dorme una donna che aspetta il suo bambino? Forse un calcio improvviso del piccoletto la sveglia e, poi, si riaddormenta, sognando proprio lui: cosa sarร ? Cosa farร ? Ce la farร ?
Giร in questo sognare quanta cura, quanta attenzione, quanto amore! Trepidazione, ma anche speranza e fiducia; dubbi, certo, ma anche desiderio e apertura! Il bimbo che si sta formando in lei la coinvolge, fino nelle fibre piรน profonde del suo essere, la visita di notte.
Ecco le protagoniste di questa scena: Elisabetta e Maria, donne che portano il dolce peso che entra nei loro sogni. La futura madre รจ cosรฌ intima al bimbo nascente che puรฒ farsene voce, puรฒ esprimere i
Portati di soppiatto nel cuore della preghiera di Gesรน, testimoni del dialogo tra figlio e padre, senza riserve queste parole ci mettono in una posizione sicura, ma scomoda.
Se da una parte consola il fatto di essere custoditi e conservati, difesi e protetti da un amore senza confini, che tutto puรฒ raggiungere, fronteggiare e trasformare, dallโaltra ci risveglia e ci scuote rispetto al tempo che ci รจ concesso su questa terra.
La visione che il Cristo e il Padre condividono รจ una visione di sacralitร dellโessere umano, che risulta custodito e chiamato a custodire e avere cura, in un discernimento continuo tra veritร e menzogna.
Da una parte cโรจ la via dellโunificazione, dallโaltra la via della frammentazione.
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Essere custoditi da un Dio che salva significa camminare nella veritร , senza necessitร di vivere nella paura di perdersi o non riuscire, senza la necessitร di essere esenti da errori, ma nella certezza di poter affidare gli sbagli e offrire i compimenti nella coerenza di ciรฒ che semplicemente siamo.
Mounira Abdelhamid Serra

Fonte: Get up and Walk – il vangelo quotidiano commentato



