Don Luciano Condina – Commento al Vangelo del 19 Dicembre 2021

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Fidiamoci di Dio e cantiamo anche noi il nostro Magnificat

Nella visita di Maria a Elisabetta possiamo contemplare il gioioso dinamismo che scaturisce dalla fede nascente dalla Parola di Dio accolta. Il testo va collegato allโ€™annunciazione letta nella festa dellโ€™Immacolata Concezione. ยซQuei giorniยป (Lc 1,39), infatti, sono quelli successivi allโ€™incontro con lโ€™arcangelo Gabriele, che metterร  Maria in movimento.

ยซMaria si alzรฒยป: dopo aver accolto lโ€™annuncio dellโ€™angelo pronunciando il suo ยซeccomiยป, Maria si mette subito in viaggio ยซverso la regione montuosaยป. Oltre allโ€™indicazione geografica, questo dettaglio indica il movimento verso ciรฒ che sta in alto: verso il cielo. La fede mette le ali.

Quellโ€™โ€œalzarsiโ€ in greco รจ espresso con il medesimo verbo usato per la risurrezione, sorgere, indicando che lโ€™adesione a Dio porta azione pronta e conseguente alla vita nuova ricevuta. รˆ indicato anche il modo: ยซAndรฒ in frettaยป. In greco il termine indica zelo, qualcosa che si fa con cura, con attenzione, con voglia particolare. Non รจ una fretta mossa dallโ€™ansia, piuttosto รจ la cura particolare di unโ€™azione che Maria vuole fare bene e tutto il suo essere emana qualcosa di importante. La Madonna accoglie la veritร  di una promessa fatta da Dio. Chi accoglie questa promessa si alza e parte, con un dinamismo gioioso.

A volte la vita cristiana รจ vissuta in modo estremamente riduttivo come il non far nulla di male: รจ ben altro! Maria ha invece la caratteristica del mettersi in moto con la gioia nel cuore.

Perchรฉ cโ€™รจ molta gioia e allegria in questo testo che descrive lโ€™incontro tra due donne felici, ricolme di vita, una molto giovane, lโ€™altra ormai anziana. Una donna incinta che accoglie la gravidanza รจ rivestita di gioia soprannaturale, al di lร  di ciรฒ che la cultura di oggi voglia negare, ossia di vedere in una gravidanza un problema e in un bambino che nasce un nemico. Invece, quanta gioia quando la vita di Dio entra in noi!

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Maria saluta Elisabetta: รจ la rottura della estraneitร , lโ€™inizio della relazione. Dal saluto dellโ€™arcangelo Gabriele a Maria nellโ€™annunciazione al saluto di Maria a Elisabetta: รจ il saluto di Dio che si propaga; lโ€™amore di Dio si diffonde per estendersi fino a far sussultare il bimbo di Elisabetta, la quale anchโ€™essa, solo a questo punto, diviene colma di Spirito.

Non esiste fede senza condivisione: abbiamo creduto perchรฉ qualcuno ha creduto prima di noi; qualcuno ha creduto e ci ha salutato, ci ha annunciato il vangelo e il nostro cuore รจ esultato. La gioia e lo Spirito Santo che lโ€™ha appena colmata, porta Elisabetta ad esclamare ยซBenedetta tu e il tuo gremboยป (Lc 1,42), cosรฌ come preghiamo nellโ€™Ave Maria. รˆ lo Spirito che fa sorgere la preghiera dal profondo dellโ€™essere: รจ lโ€™adorazione ยซin Spirito e veritร ยป narrata da Gesรน alla samaritana.

Maria ha ricevuto dallโ€™angelo delle istruzioni e sente la necessitร  di condividerle con lโ€™unica donna che la puรฒ capire: quando viviamo qualcosa di bello abbiamo bisogno di condividerlo, non possiamo tenerlo solo per noi.

Il cuore della visita di Maria a Elisabetta sarร  il canto del Magnificat, che proseguirร  nel primo capitolo del vangelo di Luca, in cui lโ€™anima e lo spirito di Maria contempleranno le grandi cose che ha fatto in lei il Signore.

Natale รจ alle porte: cantiamo anche noi il nostro Magnificat, ricordiamo le grandi cose che il Signore ha fatto e crediamo a quelle che farร  in noi, se gliene daremo la possibilitร . Questa fede รจ la prerogativa della gioia, quella autentica che nessuno potrร  mai toglierci.


Commento di don Luciano Condina

Fonte – Arcidiocesi di Vercelli