Miguel Ángel Torres-Dulce – Commento al Vangelo del 25 Novembre 2021

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Il vangelo di oggi ci invita a considerare una cosa che la fede ci annuncia e la scienza conferma: questo mondo è passeggero. L’universo conosciuto avrà termine alla data decretata dalla sapienza di Dio e la sua fine sarà annunciata affinché il mondo possa pentirsi e prepararsi alla parusia, alla venuta gloriosa del Signore.

Con tutto ciò noi cristiani siamo chiamati ad amare il mondo appassionatamente, come san Josemaría intitolò una delle sue più celebri omelie, perché è uscito dalle mani di Dio ed è stato purificato dal Sangue splendido del Redentore, ma sapendo che non abbiamo qui una dimora permanente e che Dio ha previsto, per quelli che lo amano, un nuovo Cielo e una nuova Terra.

importante che sappiamo avvertire i segni di Dio. Non si tratta di vivere nell’angoscia, ma di chiedere allo Spirito Santo di aiutarci a comprendere i segni dei tempi. Sarebbe ben triste vivere così distratti, così concentrati nelle cose della terra, da non avvertire le provvidenze di Dio e dimenticando l’unica cosa necessaria: dargli gloria nel modo che Egli vuole che gliela diamo.

Gli diamo gloria quando procuriamo il bene degli altri, perché Dio è amore e, amando come Egli vuole che amiamo, contribuiamo a far sì che nel mondo s’instauri la chiarezza del suo amore, del suo Essere.

Nel vangelo il Signore ci parla dell’ira di Dio. La giustizia santa, l’ira santa di Dio, è compatibile con la sua Bontà e il suo amore infinito; non sono realtà incompatibili, anzitutto perché manifestano l’amore divino, perché l’amore divino è puro, perfetto: Dio non può unire il disamore al suo Essere.

L’amore di Dio non si impone agli esseri liberi, ma se qualcuno respinge la misericordia divina, trova il disamore, la desolazione la morte eterna, l’inferno.

Miguel Ángel Torres-Dulce


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