p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
Tra Gesรน e Pilato si svolge un drammatico dibattito attorno alla questione del regno e della veritร .
La domanda del prefetto romano: โTu sei il re dei Giudei?โ rivela lโinquietudine del potere politico di fronte allโagire di Gesรน che aveva suscitato il risvegliarsi di attese di liberazione. Il suo messaggio e la sua pratica erano una sfida allโordine costituito: la sua predicazione dava risonanza alle attese di spiritualitร della gente e il suo agire indicava un nuovo modo di pensare i rapporti sociali con profonde conseguenze sul piano politico. Nel dialogo con Pilato emerge quindi lโimportanza della questione del โregnareโ.
Nelle risposte a Pilato il IV vangelo evidenzia un crescendo di tensione nella contrapposizione tra i regni di questo mondo e un regno altro, diverso: โil mio regno non รจ di questo mondo, se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai giudeiโ. Gesรน accetta di essere indicato come re da Pilato, che รจ rappresentante del potere politico romano, ma orienta in unโaltra direzione: il suo regno viene da altrove, non puรฒ essere interpretato con le categorie proprie dei regni umani perchรฉ non รจ questione di dominio e sfruttamento, ma orizzonte di fraternitร e di cura. Proprio perchรฉ re di tipo diverso non ha messo in campo la spada per difendersi ma si รจ liberamente consegnato. Gesรน รจ quindi re sรฌ, ma in modo paradossale, indica la via della nonviolenza attiva, contesta alla radice un potere che si connota come dominio.
โDunque tu sei re? โ Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla veritร . Chiunque รจ dalla veritร , ascolta la mia voceโ. Gesรน unisce il suo essere re alla missione di testimone della veritร . Riprende cosรฌ la linea dei profeti. Non ripropone il modo di essere che i profeti contestavano ma parla di se stesso come testimone. Veritร รจ sinonimo di fedeltร dellโamore: รจ questo il tratto principale del Dio di Israele: in lui si ritrova lโamore fedele, che รจ roccia in cui trovare riparo. Colui che crede trova appiglio nella roccia della sua stabilitร di vicinanza: รจ il Dio che ha ascoltato il grido del suo popolo ed รจ sceso a liberarlo.
A Pilato Gesรน indica la sua vita e la sua originale regalitร quale testimonianza della presenza di Dio. Il regno per lui la possibilitร di un nuovo rapporto con Dio, Padre fedele a cui affidare tutta la propria esistenza, e nuovo modo di vivere ai rapporti con gli altri: se Dio รจ il fedele e veritร , roccia, della vita umana, allora i rapporti con gli altri vanno impostati in modo nuovo nella responsabilitร reciproca, nel farsi carico gli uni degli altri. Il regno che Gesรน annuncia non รจ percorso di singoli ma ha una valenza comunitaria e universale.
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Pilato รจ il rappresentante dellโimperatore, che sta giudicando Gesรน: ma il IV vangelo presenta in filigrana un altro giudizio che si sta compiendo di fronte a Gesรน. Davanti a lui coloro che ascoltano sono provocati a prendere posizione. Nei tratti di questโuomo umiliato e offeso sta la salvezza e il senso della vita umana, sta la veritร di ogni donna e uomo. Gesรน รจ re proprio mentre appare come il giudicato e il condannato. Il suo regno รจ dono di speranza e di pace per tutti coloro che sono affaticati e oppressi. Dโora in poi sarร possibile incontrarlo tra i volti delle vittime e dei condannati della storia, perchรฉ lรฌ si manifesta la vicinanza del Padre che prende le loro difese per inaugurare una nuova storia.
Alessandro Cortesi op



