Oggi รจ la commemorazione di tutti i defunti. Quando ho iniziato a pensare a questo dato, mi รจ venuto in mente che forse non sempre la morte รจ una perdita: per troppi, purtroppo, la morte รจ un guadagno.
Al funerale di una donna di 45 anni, morta dopo dieci anni di battaglie contro il tumore, sua mamma mi diceva che era meglio cosรฌ, non si riusciva piรน ad andare avanti, la sofferenza per sua figlia era troppa. E mi sovvengono i tanti che passano anni nel deserto, dove magari trovano la morte, sconosciuti a tutti, e vivono una vita di stenti. Mi sovvengono i tanti schiavi del sesso, un mercato florido per noi occidentali, che vivono una vita di violenza e di negazione della vita stessa.
I tanti che vivono in prigioni, belle o brutte che siano: che vita รจ mia questa se non vi รจ una speranza?
Ognuno metta esempi ed esperienze che lo toccano nel profondo. Guardando certe vite ci puรฒ venire da pensare che la morte รจ un guadagno. Ma รจ possibile che tutto finisca in un poโ di concime e di cibo per i vermi?
Gesรน ci dice che il Padre lo ha mandato per fare la sua volontร che รจ โche io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risuscitiโ. Non si parla di condanne che sempre piรน mi sembrano applicazioni umane alla volontร di Dio. Siccome noi agiamo cosรฌ e ci sperimentiamo cosรฌ, allora anche Dio deve agire cosรฌ. Grazie a Dio, Dio non la pensa cosรฌ, anzi. Il nostro Dio rischia di fare, per le nostre categorie di giudizio, la figura del pacioccone o del tontolone. Noi pensiamo che lโuomo di fronte ad un Dio di questo genere, un Dio che vuole salvare tutti, un Dio che ama tutti, un Dio che non vuole perdere nessuno, un Dio โ e questa รจ la cosa peggiore โ che gestisce il mondo e lโuniverso con il suo essere misericordia, noi pensiamo che lโuomo non puรฒ che approfittarne.
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ร vero fino a che lโuomo non capisce di essere amato, fino a che lโuomo non capisce la sapienza di Dio che รจ molto piรน utile allโuomo che non la sapienza dellโuomo. Quella sapienza che obbedisce alle leggi del profitto, ad esempio, e che, a causa di ciรฒ, non guarda in faccia a nessuno e passa su tutto e su tutti come un rullo compressore facendo mucchi di morti, falciando la creazione e lasciando dietro di sรฉ solo terra bruciata.
Ricordiamo che Cristo รจ risorto e risorge e risorgerร con noi. Ogni volta che un uomo ritorna alla vita Lui risorge in quellโuomo. Ogni volta che un uomo vive Lui vive in quellโuomo.
Ricordiamo che siamo chiamati alla risurrezione giร qui oggi e domani, nel cosiddetto al di lร , per sempre. Il nostro non รจ un Dio dei morti ma dei vivi. Il nostro Dio chiama tutti alla vita oggi. Questa รจ chiamata ad essere portatori di vita, sempre e comunque.
Celebrare la vita, anche nel giorno della commemorazione dei defunti, significa fare memoria, significa smettere di essere schiavi della smemoratezza della nostra vita moderna. Ri-cordare significa riportare al cuore, significa non fare delle nostre relazioni solo un oggetto di consumo. Ri-cordare, riportare al cuore, significa non perdere lโoccasione per amare. Quando uno dimentica significa che non ama quella cosa o quella persona o quella situazione: non รจ interessato.
Ricordati di coloro che ti hanno preceduto e dormono il sonno della pace. Ricordati che Cristo รจ stato mandato per riportare alla vita. Ricordati che Lui รจ risorto per donare vita a tutta la creazione, oltre che ad ogni persona che viene su questa terra. Anche a quelle persone, e soprattutto direi, che non si sa nemmeno siano venute al mondo perchรฉ non vengono neppure registrate allโanagrafe, costerebbe troppo per le loro finanze. Queste persone che non vivono grazie ad un pezzo di carta o ad un computer che registra i loro nomi; queste persone che quasi muoiono ancora prima di venire al mondo; queste sono nel cuore di Dio, Lui che si ri-corda di tutti, Lui per il quale nessuno va perso, anche se non risulta nei registri di nessuna parrocchia.
E allora? Allora รจ veramente meglio morire piuttosto che stare al mondo senza una parvenza di vita nei giorni che passiamo su questa terra?
Non lo so, ma so quanto scriveva Turoldo parlando di sรฉ:
โLa morte รจ come varcar la soglia e uscire al soleโ.
Buona vita e buon ricordare che anche la morte รจ vita!
AUTORE: p. Giovanni Nicoli
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