p. Alessandro Cortesi opSono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
Al termine di un capitolo in cui Marco ha raccolto parole di Gesรน sullo stile della comunitร che lui voleva presenta un suo gesto: รจ la guarigione di un cieco, lungo la strada, nellโuscire da Gerico.
La โviaโ che Gesรน sta percorrendo รจ la via di un messia che incontra opposizione e ostilitร e si sta dirigendo verso un momento di conflitto e sofferenza come indicano gli annunci della passione che in questa parte Marco inserisce (mc 8,31-33; 9,30-32; 10,3234). Sulla strada Gesรน istruisce i suoi chiedendo loro di camminare dietro a lui sulle sue tracce: รจ via verso Gerusalemme, รจ via in cui scoprire il volto di un โmessia diversoโ che si pone in contrasto ai disegni umani di potere.
Proprio in questo snodo del suo racconto Marco situa la narrazione della guarigione di un cieco. Al capitolo 11 presenterร lโingresso di Gesรน a Gerusalemme, come anti-messia, che cavalca un asino ed entra nella cittร santa non come un guerriero ma disarmato messaggero di pace. Alla vigilia dei giorni di Gerusalemme lโincontro con il cieco diviene indicazione preziosa: cโรจ infatti bisogno di una luce diversa per vedere con occhi rinnovati quanto sta per accadere. Il volto del messia che si consegna nelle mani degli uomini รจ il volto di colui che ha realizzato pienamente la sua vita nella via del dono, dellโabbandono, del servizio e in questo modo dona la salvezza.
Il cieco di Gerico รจ per Marco immagine del discepolo. Sta lungo la strada a mendicare e il suo grido รจ una invocazione ed una indicazione dellโidentitร di Gesรน: โFiglio di Davide, abbi pietร di meโ. Gesรน รจ figlio di Davide, re ma secondo una modalitร nuova e diversa dalle aspettative dei suoi contemporanei: รจ re in fedeltร al Padre perchรฉ ha inteso la sua vita come cura e vicinanza ai poveri e agli esclusi. โFiglio di Davideโ รจ un titolo che racchiude anche una valenza politica: il regno di Dio รจ regno di giustizia e di pace, esige rapporti nuovi di fraternitร e accoglienza. Dio infatti guarda allโumile e al povero e non vuole discriminazione ed oppressione. Il โregnoโ รจ nucleo centrale di tutta la predicazione di Gesรน: โIl tempo รจ compiuto, e il regno di Dio รจ vicino, convertitevi e credete al vangeloโ (1,18)โฆ โil regno di Dioโฆ รจ come un granellino di senapaโ (4,31). Il cieco di Gerico riesce a vedere che il โregnoโ si รจ avvicinato a lui nella persona di Gesรน. La folla lo ostacola ma lo sguardo di Gesรน lo raggiunge. โgettato via il suo mantello, balzรฒ in piedi e venne da Gesรนโ. Cieco, vive lโesperienza di un affidamento a Gesรน che passa, a lui grida e lascia il suo mantello, simbolo della sua unica sicurezza, per mettersi a seguirlo.
Il cieco diventa un discepolo inatteso e in contrasto con lโincomprensione dei dodici. Non รจ alla ricerca dei primi posti ma invoca di poter vedere. Gesรน non rimane indifferente al suo grido, si accosta a lui e gli chiede โChe cosa vuoi che io faccia per te?โ Alla sua richiesta risponde โVร , la tua fede ti ha salvatoโ. Egli solo lascia spazio a quellโapertura e affidamento giร presente nel suo cuore. E riconosce che lรฌ รจ giร in atto la salvezza. โE subito vide di nuovoโ Il cieco ritrova la capacitร di vedere โe lo seguiva lungo la stradaโ.
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Il discepolo โ suggerisce Marco โ รจ colui che si mette a seguire Gesรน lungo la strada verso Gerusalemme, affidandosi a lui. Egli vive un vedere nuovo che scorge in Gesรน che va verso la croce il volto dellโautentico messia che rende vicino il Dio della cura e della solidarietร . Eโ sguardo che proviene da un dono di luce presente e nascosto nel cuore: lo slancio della fede. Gesรน riconosce questo nel dire โVaโ la tua fede ti ha salvatoโ: il cieco si apre ad un vedere in modo nuovo e da qui inizia a seguire Gesรน: รจ lui esempio del discepolo che segue Gesรน sulla strada.
Alessandro Cortesi op



