Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 26 Settembre 2021

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Chiamati allโ€™inclusione

La pagina del Vangelo di questa domenica si apre con lโ€™esternazione dellโ€™Apostolo Giovanni, relativa ad una โ€œintrusioneโ€: qualcuno che non fa parte della cerchia, che non ha la tessera di iscrizione al collegio dei discepoli di Gesรน si permette di scacciare demoni nel nome di Gesรน. Stava per caso facendo qualcosa di male? Scacciare i demoni nel nome di Gesรน ha forse qualcosa di contrario o pericoloso rispetto alla sequela del Maestro?

Giovanni riferisce che volevano impedirglielo perchรฉ non li seguiva. รˆ interessante come il problema per i discepoli non fosse tanto se questโ€™uomo facesse qualcosa di male o di bene, ma piuttosto che agisse al di fuori dei loro schemi. Lโ€™uomo segue Gesรน, agisce nel suo nome, ma siccome non segue i discepoli, non puรฒ avere la tessera di adesione al club! Ripensando ai vangeli perรฒ, non sembra trovarvisi alcuna pagina in cui Gesรน chieda di seguire i discepoli. Non chiede piuttosto di seguire Lui? รˆ il seguire Lui che rende discepoli!

Allora se questo uomo agiva nel nome di Gesรน, significa che il problema stava proprio nella valutazione dei discepoli. รˆ la tentazione attualissima della cerchia chiusa, del settarismo e dellโ€™errore di pensare che la nostra esperienza spirituale ed ecclesiale sia lโ€™unica possibile. รˆ la tentazione di trasformare la Chiesa in un club, in un gruppo dove ci si rifugia per cercare il prorpio benessere e protezione, piuttosto che una comunitร  inclusiva e universale quale รจ per vocazione. Lo Spirito Santo, perรฒ, soffia dove e come vuole: la sua fantasia supera infinitamente le nostre categorie chiuse. Nella Chiesa che mette al centro Cristo ed รจ illuminata dalla sua Persona e dalla sua Parola, cโ€™รจ posto per tutti.

Essa ha una identitร  sempre inclusiva, mai esclusiva. Le innumerevoli esperienze di santitร  che la storia ci consegna ne sono una testimonianza eloquente: ciascuno dei santi ha potuto realizzare in modo originale, unico ed efficace la propria adesione al Vangelo. La molteplicitร  dei carismi, delle esperienze spirituali, delle iniziative di caritร , tutte diverse e valide, si fondano sullโ€™unicitร  del mistero di Gesรน: โ€œun solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che รจ al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed รจ presente in tuttiโ€ (Ef 4,5-6).

Lโ€™adesione alla veritร  del Vangelo e il servizio a Dio e ai fratelli รจ certamente un elemento oggettivo che supera ogni schema esteriore o pregiudizio di appartenenza. Daltronde Gesรน stesso, per presentare la modalitร  del giudizio finale dice chiaramente che lโ€™elemento di discrimine tra i buoni e i cattivi sarร  soltanto la concretezza dellโ€™amore: โ€œogni volta che avete fatto queste cose ad uno di questi miei fratelli piรน piccoli, lo avete fatto a meโ€ (Mt 25,40). Ogni mancanza di inclusione, ogni controtestimonianza, ogni azione priva di amore, ogni chiusura al fratello, si presenta come un ostacolo sul suo cammino (scandalon in greco significa proprio โ€œpietra dโ€™inciampoโ€), specialmente se รจ ancora piccolo, non semplicemente a livello anagrafico, ma soprattutto nel suo cammino di fede.

Di fronte a queste situazioni che minano la fede dei nostri fratelli, Gesรน รจ durissimo: bisogna tagliare! Ogni interpretazione letterale โ€“ che pure non รจ mancata nella immensa storia della Chiesa โ€“ , sembra anche superfluo ribadirlo, deve essere evitata! Tuttavia Gesรน รจ estremamente chiaro nel dirci che la vigilanza e le potature si rendono necessarie sulle nostre azioni (mano), sui nostri percorsi e progetti (piede) o sui nostri modi di vedere e pensare (occhio), quando sono in contrasto con lโ€™adesione piena alla Parola di Cristo, alla sua sequela e allโ€™inclusivitร  dellโ€™amore, pena lโ€™esclusione dal Regno e il fallimento della vocazione umana e cristiana.

La santitร , invece, consiste proprio nellโ€™opera che lo Spirito compie in noi per far emergere il ritratto del Cristo: non si tratta di aggiungere qualcosa alla nostra vita, quanto piuttosto di permettergli di eliminare il superfluo, come uno scultore che dal blocco di pietra fa nascere la figura pensata eliminando i pezzi in sovrappiรน.


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