Arcidiocesi di Pisa – Commento al Vangelo del 26 Settembre 2021

1134

Anche in questo brano del Vangelo di Marco, Gesรน ribalta la nostra prospettiva. Giovanni viene a comunicare, immagino con un certo orgoglio, di aver vietato a qualcuno che non apparteneva al gruppo di chi seguiva Gesรน di scacciare i demoni. Ma Gesรน non approva il divieto, perchรฉ non รจ l’appartenenza ad uno specifico gruppo a renderti cristiano: se non ci fosse stata una fede autentica e profonda, non avrebbe potuto operare nessun miracolo nel nome di Gesรน.

Come dice san Paolo nella lettera agli Efesini โ€œla diversitร  รจ ricchezza, รจ multiforme grazia dello Spiritoโ€ (3, 10): รจ un richiamo forte a una Chiesa aperta e โ€œpolicromaโ€. Tutti noi sperimentiamo la bellezza di condividere la nostra fede all’interno della Chiesa, in un gruppo di riferimento, e magari guardiamo con un minimo di diffidenza chi sta al di fuori. Ecco che Gesรน ci rimanda all’essenziale, al cuore del suo messaggio: siamo tutti chiamati a seguire il Vangelo e la Parola di Gesรน, ricordandoci che niente e nessuno puรฒ impedirci di vivere il Vangelo, se non noi stessi.

Riesco a vivere una fede aperta nella mia comunitร , essendo io stesso punto di contatto per chi รจ piรน distante o in difficoltร ?

Preghiera finale

Tu, Dio, che conosci il nome mio,
fa’ che ascoltando la tua voce
io ricordi dove porta la mia strada
nella vita all’incontro con te.
(canto liturgico)


AUTORE: Michela e Paolo Buti, Cristina e Emanuele Cattin
FONTE: Ascolta e Medita – Centro Pastorale per lโ€™Evangelizzazione e la Catechesi