p. Gian Paolo Carminati – Commento al Vangelo del 26 Settembre 2021

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Fossero tutti profeti!

La gioia di appartenere a Gesรน e alla sua Chiesa non puรฒ convivere con la presunzione di essere piรน โ€œgiustiโ€ degli altri (cf. Lc 18,9-14).

Il volto dellโ€™altro

Se abbiamo esperienza della grazia, del Bene che รจ il volto di Dio, non ci identifichiamo semplicemente con le condizioni di partenza del nostro percorso (cultura, lingua, abitudini ecc.), cioรจ con quello che siamo stati fino a quel momento; ma cogliamo, nellโ€™incontro con lโ€™altro, la chiamata dellโ€™โ€œoggi di Dioโ€, il quale come ad Abramo apre anche davanti a noi il viaggio della speranza, il cammino verso la manifestazione del suo volto.

รˆ proprio il volto dellโ€™โ€œaltroโ€, la sua โ€œdifferenzaโ€, che rende possibile per noi un โ€œdi piรนโ€ che vada oltre noi stessi, che ci liberi dalla condanna della ripetizione senza fantasia del nostro giร  saputo e sciupato.

Il mondo dellโ€™โ€œaltroโ€ รจ quellโ€™โ€œoltreโ€ che Dio ci prepara, come la โ€œterra della promessaโ€ dove egli si mostra: ยซVattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti mostrerรฒยป (Gen 12,1); ยซAbramo chiamรฒ quel luogo โ€œIl Signore vedeโ€; perciรฒ oggi si dice: โ€œSul monte il Signore si fa vedereโ€ยป (Gen 22,14).

Nel confronto con lโ€™โ€œaltroโ€, nella sua differenza, io sono chiamato fuori di me stesso, ad andare incontro; cโ€™รจ qualcosa qui che realizza giร  un tratto importante, essenziale, dellโ€™immagine divina inscritta in noi allโ€™origine. Essa si fa nitida e trasparente del suo modello proprio in questa uscita da sรฉ, nellโ€™andare incontro, nel โ€œfarsi prossimoโ€ (Lc 10,36-37).

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Lโ€™accoglienza dellโ€™altro corrisponde allโ€™intenzione divina di darci โ€œun aiuto che corrispondeโ€ a noi, proprio perchรฉ ovvia la mancanza di bene dellโ€™essere soli e incompleti (cf. Gen 2,18).

Soprattutto, non possiamo avere paura del bene che scopriamo fuori dei confini che ci sono familiari, nรฉ possiamo pensare che il Bene debba chiedere il permesso a noi, per agire nei cuori e nelle menti di chi รจ diverso da noi. Non si tratta di unโ€™eventualitร , da sottoporre ai rigidi criteri di valutazione della nostra presunzione; รจ piuttosto una realtร  da presupporre, di cui andare alla ricerca, da cui lasciarsi arricchire attraverso il dialogo interpersonale, interculturale.

Si tratta infine di credere che ยซDio รจ piรน grande del nostro cuoreยป (1Gv 3,20), e ยซvuole che tutti [โ€ฆ] siano salvati e giungano alla conoscenza della veritร ยป (1Tm 2,4).

Questo fu lโ€™atteggiamento di Gesรน, sorpreso e โ€œammiratoโ€, o addirittura โ€œfeliceโ€ (cf. Lc 15,5), della fede del centurione pagano (Mt 8,10) e della donna sirofenicia (Mc 7,29), come anche dellโ€™amore della donna peccatrice (Lc 7,47),ย  o della conversione di Zaccheo (Lc 19,9-10). Del resto, Gesรน anche da risorto precede sempre i suoi ยซin Galileaยป (Mt 26,32; 28,7.10.16).

Proprio la conoscenza di ciรฒ che รจ โ€œgratisโ€ per noi ci offre, e ci richiede pure, di vivere liberi da ogni timore e gelosia. ยซFossero tutti profeti nel popolo del Signoreยป (Nm 11,25), diceva Mosรจ a un Giosuรจ preoccupato che le prerogative del condottiero fossero usurpate da altri. In realtร , รจ proprio ciรฒ che corrisponde al piano divino sullโ€™umanitร , quello di non limitare al possesso di qualcuno il dono di Dio, ma di allargarlo a tutti.ย […]