A volte pensiamo di avere tutto. O ci sforziamo per averlo. E il mondo, simpaticone, ci bombarda di messaggi, ci suscita bisogni che non ci sono veramente necessari. Cosรฌ intimamente invidiamo le persone ricche, potenti, belle, spigliate, apparentemente realizzate. Come era Levi, il pubblicano.
Il suo non era un lavoro apprezzato e diventare ricco e temuto, per lui, aveva comportato la rinuncia agli applausi e alla stima da parte dei concittadini. Ma era un piccolo prezzo da pagare per avere accesso al mondo dei vincenti. Finchรฉ un giorno incontrรฒ quel falegname perditempo ospite di Simone il pescatore, quellโesaltato che si era preso per profeta.
Bastรฒ uno sguardo, intenso, lungo. E un invito perentorio: vieni, come una piccola crepa che fa collassare una diga. E oggi abbiamo letto quel racconto autobiografico. Sono passati forse trentโanni e, raccontandolo, รจ come se Levi dicesse: ne รจ valsa la pena.
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