OBBEDIRE A CESARE PER OBBEDIRE A DIO
Le autoritร vanno contestate se promulgano leggi inique e contrarie alla legge di Dio, altrimenti รจ necessario essere sottomessi e rispettarle, in osservanza al Quarto comandamento, come insegna a chiare lettere il Catechismo
Chi ha familiaritร con le lettere paoline rileva unโinsistenza particolare dellโApostolo sul tema della ricerca della concordia tra gli uomini e della comunione fraterna. Nella Lettera ai Romani, che รจ il suo capolavoro teologico e catechetico, scrive: ยซSe possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti!ยป (12,18). Lui che era stato, prima di incontrare Cristo, uno che seminava ovunque sospetti, divisioni, dissensi, contestazioni, quasi volesse riparare ai peccati della vita passata, si sente chiamato prima di tutto a essere strumento di riconciliazione e di pace. Naturalmente, lo fa perchรฉ Cristo stesso vive in lui e il comandamento nuovo di Cristo รจ: ยซAmatevi gli uni gli altri, come io ho amato voiยป (Gv 13,34).
Nel testo odierno della lettera a Timoteo Paolo chiede che si facciano preghiere per coloro che stanno al potere, perchรฉ si possa ยซcondurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dioยป.
Vale la pena ricordare che ai tempi di Paolo al potere cโera un certo Claudio Cesare NERONE, non certo un politico esemplareโฆ Anzi, si trattava di un personaggio dispotico e squilibrato, responsabile della prima persecuzione della Chiesa di Cristo.
Eppure, Paolo non scrive ai cristiani per attaccare lโimperatore, per istillare sentimenti di avversione nei suoi confronti o per invitare alla disobbedienza civile. Egli sapeva bene โ anche alla luce dellโinsegnamento di Gesรน โ che ogni potere viene da Dio (cf. Gv 19,11) anche il potere di un folle come Nerone, e che quindi ogni autoritร merita rispetto. Paolo รจ molto chiaro โ e con lui altri testi del Nuovo Testamento: stando sottomessi allโautoritร civile si รจ sottomessi al Signore, purchรฉ ovviamente non si tratti di leggi apertamente contrarie ai comandamenti di Dio.ย
Per questo scrive a Tito: ยซRicorda loro di essere sottomessi alle autoritร che governano e di obbedireยป (Tt 3,1); similmente ai Romani scrive: ยซCiascuno sia sottomesso alle autoritร costituite. Infatti, non cโรจ autoritร se non da Dio: quelle che esistono sono stabilite da Dio. Quindi chi si oppone allโautoritร , si oppone allโordine stabilito da Dio. E quelli che si oppongono attireranno su di sรฉ la condannaยป (Rm 13,1-2).
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Cโรจ da chiedersi: questo importante insegnamento apostolico รจ oggi ancora vissuto dai cristiani e ci si preoccupa di diffonderlo e di metterlo in pratica, tenendo conto peraltro che non si puรฒ certo dire che la situazione politica di oggi sia peggiore di quella che vigeva ai tempi di Nerone?
Vale la pena ricordare che anche San Pietro, nella sua Prima lettera scrive, in perfetta sintonia con San Paolo: ยซVivete sottomessi ad ogni umana autoritร per amore del Signore!ยป (1Pt 2,13).ย
Una chiara conferma del fatto che si tratta di un insegnamento che fa parte della morale cattolica, la troviamo nel catechismo. Infatti, il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma a chiare lettere: ยซIl QUARTO COMANDAMENTO di Dio ci prescrive di onorare tutti coloro che, per il nostro bene, hanno ricevuto da Dio unโautoritร nella societร ยป (n. 2234).
Naturalmente questo non significa che non si possano constestare con forza le autoritร governative quando promulgano LEGGI INIQUE e contrarie alla legge di Dio; ma, al di lร di questa eccezione, bisogna essere sottomessi e rispettarle, in osservanza al quarto comandamento.
Pensiamo, dโaltra parte, a come si comportรฒ la SACRA FAMIGLIA dinanzi al CENSIMENTO decretato da Cesare Augusto! Si consideri che il censimento non era una pratica gradita a Dio (cf. 2Sam 24,2-10) e tuttavia non era nemmeno vietata dalla Torah. Pertanto, la Vergine Maria e San Giuseppe obbediscono al decreto dellโImperatore, sapendo che in questo modo avrebbero obbedito a Dio, che si serve delle autoritร politiche โ anche delle peggiori โ per portare avanti i suoi piani provvidenziali. E cosรฌ รจ stato: se Maria e Giuseppe fossero stati degli insubordinati, Gesรน non sarebbe nato a Betlemme.
Paolo scrive, nella lettura odierna: ยซVoglio che in ogni luogo gli uomini preghino, alzando al cielo mani pure, senza collera e senza conteseยป.
Mi chiedo: come sono le mie mani e il mio cuore mentre innalzo preghiere a Dio? Sono senza collera e contese? Oppure, mentre prego ho nel cuore collera e spirito di contesa verso le autoritร civili o addirittura verso i pastori della Chiesa? Seguo la via indicata da Pietro e Paolo (e da Gesรน!), per alzare al cielo un cuore puro, oppure preferisco andare dietro a correnti โneosesassantottineโ che fanno passare la contestazione dellโautoritร come se fosse un valore?
Diffidiamo in particolare da chi al di fuori dei confini della Chiesa โ o meglio della propria โchiesuolaโ โ vede solo il demonio e lโopera dellโanticristo! Non รจ certo la posizione di Gesรน, che โ oggi โ di fronte al CENTURIONE ROMANO, ovverossia a un non circonciso โ a uno che i farisei consideravano uno โsporco idolatraโ โ rivolge un complimento strepitoso: ยซIo vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede cosรฌ grande!ยป.
Maria Santissima e San Giuseppe, insegnateci a essere come voi sottomessi alle autoritร costituite, pur senza mai allontanarci dai comandamenti di Dio, per non cadere nei lacci di satana e perchรฉ si compia il disegno provvidenziale del Padre anche nelle nostre vite. Amen.



