Qui e ora, con Te sempre
Un vangelo affascinante e complesso. Troviamo alcune parole di Gesรน che possiamo decontestualizzare e tenere. Sono meravigliose: “datevi da fare per il cibo che rimane per la vita eterna, che il figlio dell’uomo vi darร “. “L’opera di Dio รจ che crediate in colui che egli ha mandato“. “Il pane di Dio รจ colui che discende dal cielo e dร la vita al mondo“. “Io sono il pane della vita“. Le teniamo da conto. Nutrono la nostra preghiera, la nostra spiritualitร . Sono belle.
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Se proviamo a fare un passo indietro e a cercare uno sguardo sintetico su questo brano ecco allora che diventa molto piรน enigmatico. ร successo che Gesรน ha moltiplicato i pani pesci. ร successo che al termine sono andati da lui per farlo re e lui si รจ sottratto sul monte in un luogo deserto. Poi c’รจ un attraversamento del lago – anche qui complesso perchรฉ c’รจ una tempesta, Gesรน arriva, i discepoli sono spaventati, c’รจ un notevole traffico di barche perchรฉ ce ne sono, poi non ce ne sono, ce n’รจ una sola… -.
Qui si inserisce questo botta e risposta costruito appunto da tre domande. La prima รจ appunto “quando sei venuto qua?“. La seconda รจ “cosa dobbiamo fare per operare le opere di Dio“. La terza “quali sono i segni che compi“. E un’ultima domanda che non รจ una domanda me bensรฌ un’affermazione, la folla che chiede “dacci sempre questo pane“. Gesรน risponde “io sono il pane della vita“. Capiamo abbastanza facilmente che c’รจ un contesto che rimanda all’esodo. Si parla di un deserto, di una montagna. Si parla di un mare che deve essere attraversato. Il termine “opera di Dio” nel Primo Testamento viene utilizzato proprio come riferimento all’Arca dell’Alleanza. Cosรฌ come il riferimento alla manna, il riferimento al cibo che viene dal cielo, ci dicono che quello che sta succedendo guarda a ciรฒ che รจ successo quando il popolo di Israele ha scelto la libertร , la fedeltร a Dio. Ha scelto di andare a pregare il proprio Dio nel deserto e questo รจ diventato il momento in cui รจ nato come popolo. Con tutti i problemi ma anche con momenti esaltanti di incontro con Dio. Quindi ecco: siamo in un momento generativo.ย
La seconda cosa che probabilmente salta fuori con grande forza รจ uno scontro tra una mentalitร vecchia e una mentalitร nuova. Che forse viene sintetizzata molto bene proprio da questa prima domanda: “quando?”. Perchรฉ il problema per noi รจ capire un tempo e un luogo. “Quando” sei venuto “qua”? Perchรฉ noi abitiamo nel tempo e nello spazio.C’รจ una folla e giร questo fatto fa un po’ sorridere, perchรฉ le folle nel vangelo sono complicate. Gesรน non cerca folle. Gesรน cerca discepoli, cerca persone con cui si possa avere un rapporto personale diretto, mentre invece la folla questo non รจ, non fa. Perรฒ il problema di noi “folla” รจ capire come sopravvivere qui e ora. Capire se Gesรน รจ qui con noi ora per poterci sfamare oppure no.
Dall’altra parte abbiamo l’idea che la religione, la fede, l’opera di Dio sia qualcosa di lontano che non conosciamo. Qualcosa che appunto non appartiene a questa storia. Ci sia un paradiso detemporalizzato, decontestualizzato. Ecco di fronte a questi due estremi Gesรน ci dice che lui รจ il pane della vita. E chi รจ con lui non avrร fame e non avrร sete mai. Quindi esce dall’ansia del tempo e dello spazio. Ci dice che quello che ci serve รจ stare con lui. Ora, come possiamo. Domani, come potremo. Ieri, vedendo ciรฒ che di grande ha fatto per noi. Quei segni che ha compiuto nella nostra vita e che non ci bastano mai. Che pure ci sono e il segno principale รจ proprio la sua presenza fisica tra noi duemila anni fa. E poi la sua presenza nella nostra vita in ogni giorno, in ogni momento.
Allora accogliamo questa parola del Signore. Chiediamo che ci aiuti a entrare in questo tempo, in questo spazio del nostro incontro con lui che ci accompagna in ogni situazione, in tutto ciรฒ di cui abbiamo bisogno.ย
Buona domenica.
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