Don Luciano Labanca – Commento al Vangelo del 4 Luglio 2021

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Oltre il pregiudizio

Il brano di questa domenica descrive uno Shabbat, giorno sacro per gli Israeliti, vissuto da Gesรน nella sua patria. Non era solo, i discepoli lo seguono e ne raccolgono attentamente la testimonianza. Nella sinagoga, come vero rabbi, Gesรน insegna, spiegando le Scritture in modo sapiente e autorevole. Gli astanti si fanno molte domande: non riescono a concepire che dalla loro gente possa venir fuori qualcuno con la statura umana e spirituale di un vero Maestro come Gesรน. Non รจ sulla sua autorevolezza che si soffermano, quanto sulla sua provenienza umana. Non riescono a vedere la potenza del suo insegnamento che coincide con la sua persona. I loro occhi sono focalizzati esclusivamente sulla sua provenienza familiare.

La saggezza popolare ama ripetere: โ€œlโ€™erba del vicino รจ sempre piรน verdeโ€. Anche nella vita spirituale, spesso non riusciamo a riconoscere i doni di Dio in noi, guardando in modo cattivo e pieno di invidia i nostri fratelli. La medicina contro questo sguardo cattivo (da cui invidia, โ€œinvidereโ€œ), quel tarlo interiore che non ci permette di gioire dei bei risultati e successi degli altri, resta sempre quella di soffermarci su quanto Dio ha donato a noi. Se guardiamo prima di tutto a ciรฒ che ci manca, invece che a ciรฒ che abbiamo, entriamo nel pericoloso vortice della frustrazione e della tristezza.

Di fronte allโ€™insegnamento illuminato e sapiente di Gesรน, la sua gente non vede altro che il falegname figlio di Maria, la cui famiglia รจ ben nota e che risulta essere troppo โ€œordinariaโ€ per un insegnamento di quello spessore. Si illudono di pensare che la veritร  e la Sapienza possano giungere solo da lontano, da qualcuno che abbia qualcosa di straordinario. Anche in questo possiamo cogliere una forte provocazione: dove cerchiamo la veritร ? Dove cerchiamo Dio? Siamo capaci di accogliere la sfida sconvolgente e umile dellโ€™ordinarietร , come luogo in cui Egli si manifesta e parla? Troppo spesso siamo in cerca di cose grandi, fenomeni straordinari, segni, conferme.

A volte, invece, per incontrare il Signore, basterebbe solo aprire gli occhi verso chi ci sta accanto, verso le situazioni che viviamo, le sfide della nostra quotidianitร . รˆ lo sguardo di fede ad essere decisivo! La mancanza di fede che deriva dallo scandalo, ossia dallโ€™ostacolo posto sul nostro cammino verso Dio, non ci permette di lasciarlo agire dentro di noi. Proprio come a Nazareth, anche in noi, nelle nostre comunitร , quando manca lโ€™apertura del cuore alla sua presenza e non si lascia spazio di agire alla sua grazia, finiamo per chiuderci nellโ€™incredulitร , prigionieri dei pregiudizi e di uno sguardo troppo terreno, che non riesce a cogliere la presenza dellโ€™Altro.

Quanti profeti, persone che parlano in nome di Dio e a favore di Dio e quante profezie, sguardi piรน lungimiranti e illuminati dei nostri, disprezziamo a causa dei nostri pregiudizi e delle nostre chiusure umane, spegnendo lo Spirito. Cristo, anche di fronte a questo, non smette di agire ed insegnare, ma sicuramente la nostra incredulitร  e le nostre resistenze umane, non permettono che si realizzino i frutti sperati e abbondanti del suo passaggio. Signore, aumenta la nostra fede e aiutaci ad andare oltre i nostri pregiudizi per ascoltare la tua Parola e riconoscere la tua presenza!


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