ยซGesรน non poteva compiere nessun prodigioโฆ e si meravigliava della loro incredulitร ยป.
Come al solito lโevangelista Marco รจ preciso e diretto, non la manda a dire: Gesรน va tra i suoi, tra la gente che lo ha visto crescere, che conosce la sua parentela, che ha visto (forse altrove) i prodigi delle sue mani, che si stupisce ascoltando la sua parola nella sinagoga. Ma per i suoi รจ solo motivo di scandalo. Per i suoi Gesรน รจ uno che esce spudoratamente fuori dalle righe. Forse oggi gli diremmo: ยซMa chi ti credi di essere? Dio in terra?ยป.
Lo spaccato socio-spirituale che Marco ci fa vedere รจ duro, e il giudizio รจ implacabile: davanti a un cuore duro, anche Dio rallenta. Davanti a chi non vuol vedere, anche la forza vitale di Dio rimbalza come respinta. Davanti a chi sceglie di dubitare dellโaltro preferendo le proprie certezze, anche i prodigi di Dio si fermano.
Non sembra che ci siano troppe cose da capire, lโevangelista in due domeniche consecutive ci ha messo davanti due differenti stili di vita. Da una parte Giairo e la donna malata da dodici anni, dallโaltra un gruppo di uomini sempre allโaltezza della situazione. Da una parte chi esce da se stesso e si apre al rischio dellโincontro, dallโaltra chi fermo sulle sue posizioni si chiude a ciรฒ che potrebbe accadere in nome di ciรฒ che รจ giร accaduto. Da una parte la fede semplice di un uomo e di una donna โ una fede che salva โ, dallโaltra un Messia che non puรฒ compiere prodigi a causa dellโincredulitร di chi lo circonda.
Eppure la determinazione di Dio prevale e riesce ad aprire varchi anche nellโimpermeabile incredulitร .
Dio non si ferma, Dio non molla. E Marco lo conferma: ยซGesรน impose le mani a pochi malati e li guarรฌยป.
Dio continua a farsi benedizione, nonostante la nostra incapacitร a credere. Dio continua a spargere vita. Dio continua a imporre le mani su di noi, a indicarci vie di bene. Continua a percorrere vie e a far riecheggiare Vangelo, anche tra noi.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Non arrenderti, Signore!
Signore Gesรน,
รจ ancora tanta la nostra incredulitร ,
sono infiniti i nostri dubbi,
e spesso i nostri pensieri
ci portano lontano da te.
Ma tu non fermarti,
non arrenderti alla nostra incredulitร ,
non lasciarci in balรฌa di noi stessi.
Continua a imporre le tue mani su di noi,
continua a guarire il nostro miope perbenismo.
Vogliamo credere in te, Signore della vita.
Credere che in te tutto si rinnova.
Credere che, oltre ciรฒ che abbiamo
giร sperimentato e conosciuto,
cโรจ il prodigio della vita vera.
Amen.
FONTE – Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.comCANALE YOUTUBE
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