Mons. Costantino Di Bruno – Commento al Vangelo del 22 Giugno 2021

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Entrate per la porta stretta, perchรฉ larga รจ la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta รจ la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!

Leggi il brano del Vangelo di โ€  Mt 7, 6.12-14

La via che conduce al regno eterno di Dio รจ fatta di obbedienza alla Parola del Signore. Se la via dura cinquantโ€™anni, lโ€™obbedienza dovrร  essere lunga cinquantโ€™anni. Se la via รจ lunga trenta anni, lโ€™obbedienza dovrร  essere di trentโ€™anni. Lโ€™ultima obbedienza di oggi conferma tutte le obbedienze di ieri e prepara il nostro cuore a compiere lโ€™obbedienza di domani. Questo significa che il giusto cammina di fede in fede, di veritร  in veritร . Lui cammina di fede in fede, sorretto dallo Spirito Santo e confortato dalla grazia di Cristo Gesรน: โ€œIo infatti non mi vergogno del Vangelo, perchรฉ รจ potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo, prima, come del Greco. In esso infatti si rivela la giustizia di Dio, da fede a fede, come sta scritto: Il giusto per fede vivrร โ€ (Rm 1,16-17).

รˆ la via santa del cristiano: da fede a fede, da obbedienza a obbedienza, da veritร  a veritร . Questo cammino sempre sotto mozione e conduzione dello Spirito Santo produce una storia sempre nuova. Il completamento perรฒ del fine per cui si obbedisce รจ dato sempre dallโ€™ultima obbedienza. Rivela la Lettera agli Ebrei: โ€œOgni sommo sacerdote, infatti, รจ scelto fra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati. Egli รจ in grado di sentire giusta compassione per quelli che sono nellโ€™ignoranza e nellโ€™errore, essendo anche lui rivestito di debolezza. A causa di questa egli deve offrire sacrifici per i peccati anche per se stesso, come fa per il popolo. Nessuno attribuisce a se stesso questo onore, se non chi รจ chiamato da Dio, come Aronne. Nello stesso modo Cristo non attribuรฌ a se stesso la gloria di sommo sacerdote, ma colui che gli disse: Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato, gliela conferรฌ come รจ detto in un altro passo: Tu sei sacerdote per sempre, secondo lโ€™ordine di Melchรฌsedek. Nei giorni della sua vita terrena egli offrรฌ preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparรฒ lโ€™obbedienza da ciรฒ che patรฌ e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo lโ€™ordine di Melchรฌsedek (Eb 5,1-10).

E ancora: โ€œEntrando nel mondo, Cristo dice: โ€œTu non hai voluto nรฉ sacrificio nรฉ offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito nรฉ olocausti nรฉ sacrifici per il peccato. Allora ho detto: ยซEcco, io vengo โ€“ poichรฉ di me sta scritto nel rotolo del libro โ€“ per fare, o Dio, la tua volontร ยป. Dopo aver detto: Tu non hai voluto e non hai gradito nรฉ sacrifici nรฉ offerte, nรฉ olocausti nรฉ sacrifici per il peccato, cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontร . Cosรฌ egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontร  siamo stati santificati per mezzo dellโ€™offerta del corpo di Gesรน Cristo, una volta per sempre (Eb 10,5-10).

Se Gesรน non avesse offerto al Padre la sua ultima obbedienza, a nulla sarebbe servita lโ€™Incarnazione e nulla sarebbero serviti tutti i miracoli e gli insegnamenti da Lui operati. Solo per lโ€™ultima obbedienza siamo stati redenti e salvati. A nulla serve aver iniziato ad obbedire. A nulla serve perseverare fino ad un particolare giorno della nostra vita. Si deve perseverare sino alla fine. Per questo Satana tenta Cristo Gesรน perchรฉ non vada in croce, perchรฉ non compia lโ€™ultima obbedienza. Se ci fosse riuscito, la redenzione mai si sarebbe compiuta. Cristo Gesรน si sprofonda nella preghiera, vince Satana, si avvia verso la croce: โ€œUscรฌ e andรฒ, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: ยซPregate, per non entrare in tentazioneยป. Poi si allontanรฒ da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: ยซPadre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontร ยป. Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava piรน intensamente, e il suo sudore diventรฒ come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andรฒ dai discepoli e li trovรฒ che dormivano per la tristezza. E disse loro: ยซPerchรฉ dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazioneยป (Lc 22,39-46). Non si vive lโ€™ultima obbedienza e tutto si perde. Per questo Gesรน dice: โ€œE sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi persevererร  sino alla fine sarร  salvatoโ€ (Mt 10,22), Allโ€™ultima obbedienza di oggi sempre si deve aggiungere lโ€™ultima obbedienza di domani. Lโ€™obbedienza รจ alla Parola. รˆ alla fede. รˆ alla veritร . รˆ allo Spirito Santo. รˆ alle sue molteplici modalitร  di parlare al nostro cuore.

LEGGIAMO IL TESTO di Mt 7,6.12-14

Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perchรฉ non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti รจ la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perchรฉ larga รจ la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta รจ la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!

Nella fede cristiana, tutto deve avvenire nellโ€™obbedienza alla Parola. Si predica la Parola. La si annuncia. La si proclama. Si invita a credere in essa. Ad accoglierla nel proprio cuore. Accolta la Parola come perenne via sulla quale sempre camminare, si dona la grazia del battesimo. A chi รจ battezzato si aggiunge poi la grazia che scaturisce da ogni altro sacramento. Si rimane nellโ€™obbedienza alla Parola, sempre si puรฒ accedere allโ€™Eucaristia. Si esce dallโ€™obbedienza, prima si ritorna nella grazia attraverso il sacramento della Penitenza o Confessione e poi si puรฒ accedere Allโ€™eucaristia. Senza la nostra permanenza nella Parola, non ci si puรฒ accostare allโ€™Eucaristia. Ecco perchรฉ Gesรน dice: โ€œNon date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perchรฉ non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarviโ€.ย 

Tutto inizia dal custodire santamente la Parola nel nostro cuore. Ecco lโ€™insegnamento che viene a noi dallo Spirito Santo: โ€œChi custodisce santamente le cose sante sarร  riconosciuto santo, e quanti le avranno apprese vi troveranno una difesa. Bramate, pertanto, le mie parole, desideratele e ne sarete istruiti. La sapienza รจ splendida e non sfiorisce, facilmente si lascia vedere da coloro che la amano e si lascia trovare da quelli che la cercano. Nel farsi conoscere previene coloro che la desiderano. Chi si alza di buon mattino per cercarla non si affaticherร , la troverร  seduta alla sua porta. Riflettere su di lei, infatti, รจ intelligenza perfetta, chi veglia a causa sua sarร  presto senza affanni; poichรฉ lei stessa va in cerca di quelli che sono degni di lei, appare loro benevola per le strade e in ogni progetto va loro incontro (Sap 6,10-16).

Chi vuole cercare Dio deve cercare la sua Parola. Chi vuole conoscere Dio deve conoscere la sua Parola. Ma anche chi vuole dare Dio deve dare la sua Parola e chi vuole che Dio sia conosciuto deve far conoscere la sua Parola. Ogni non conoscenza della Parola รจ non conoscenza di Dio e ogni dono non fatto della Parola รจ Dio che non viene donato. Se la Parola viene elusa รจ Dio che viene eluso e se la Parola viene alterata รจ la conoscenza di Dio che viene alterata. A chi non vuole la Parola, a chi la rifiuta, a chi la combatte, a chi si oppone ad essa, nessuna grazia potrร  essere donata. Chi la dona commette grave peccato di sacrilegio. Se nel cuore non abita Dio, perchรฉ non abita la sua Parola, mai vi potrร  abitare la grazia di Dio. Oggi stiamo vivendo una religione assai strana. Da un lato cโ€™รจ un distacco generalizzato dalla Parola. La Parola di Dio รจ stata sostituita, รจ sostituita dalla parola dellโ€™uomo. Dallโ€™altro lato ci si appella a Dio perchรฉ ci conceda ogni dono di grazia. Ci si accosta anche ai sacramenti come per sigillare attraverso di essi il nostro distacco, il nostro rifiuto, la nostra opposizione alla Parola. Cosรฌ facendo non custodiamo santamente le cose sante.

Madre Santa, tu che hai custodito in modo santissimo la Parola di Dio nel tuo cuore, aiutaci. Faโ€™ che anche noi la custodiamo in modo santissimo.

Fonte@MonsDiBruno

Nota: Questo commento al Vangelo รจ gratuito pertanto l’autore non autorizza un fine diverso dalla gratuitร .