don Mauro Pozzi – Commento al Vangelo di domenica 18 Aprile 2021

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Il commento al Vangelo di domenica 18 Aprile 2021, a cura di don Mauro Pozzi.

ย Anche noi, come gli Apostoli, siamo chiamati alla testimonianza, soprattutto con la vita.

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FEDE VIVA

Lโ€™evangelista Luca riporta unโ€™unica apparizione di Gesรน agli Undici, dopo aver descritto quella dei discepoli di Emmaus e menzionato una occorsa a Pietro. Il Maestro non arriva, sta giร  in mezzo a loro, proprio come promette alla fine del vangelo di Matteo: ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. In questo caso la sua presenza รจ visibile. Non si tratta di una visione, ma lui รจ lรฌ in persona. Per provarlo mostra le piaghe, si fa toccare e mangia davanti a loro. Luca sottolinea, soprattutto per i suoi lettori greci che considerano la resurrezione unโ€™idea stravagante, che Gesรน รจ lรฌ in carne e ossa.

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Dopo la Pentecoste i discepoli dovranno iniziare ad annunciare la buona notizia e il Signore stesso li istruisce mostrando, come ha fatto ai due di Emmaus, il collegamento della sua storia alle scritture, fornendo loro gli argomenti della predicazione. La lettura degli Atti fa vedere come questo schema รจ fedelmente seguito. Pietro dice che รจ lโ€™ignoranza dei giudei ad aver determinato la condanna, che tutto si รจ svolto secondo le scritture (i profeti), ma il Signore รจ risorto e conclude: e di questo noi siamo testimoni, proprio come Gesรน ha detto loro. La vita dei discepoli non รจ stata piรน la stessa.

La resurrezione toccata con mano apre una prospettiva eterna e ridefinisce totalmente i loro obiettivi. Questo deve essere vero per tutti coloro che credono, anche per noi. Infatti Pietro chiude il suo annuncio (tornando alla prima lettura) con un invito preciso: pentitevi dunque e cambiate vita. Se Gesรน non fosse risorto, la vita sarebbe solo lโ€™attesa della morte, come dice San Paolo (1Cor 15, 32): se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perchรฉ domani moriremo. La nostra fede non รจ unโ€™idea, non รจ come tifare per una squadra piuttosto che unโ€™altra, cioรจ qualcosa che non ha nessun effetto, ma รจ lโ€™incontro con la persona viva di Gesรน e questo rivoluziona ogni cosa.

Ecco allora che lโ€™ideale della nostra vita diventa lโ€™amore di Dio, che si concretizza, secondo quanto ci ha detto Giovanni nella seconda lettura, nellโ€™osservare i suoi comandamenti, cioรจ amare concretamente il nostro prossimo. Abbiamo dunque delle linee ben precise da seguire per cambiare vita. Intanto domandarci qual รจ l’obiettivo che perseguiamo. Se siamo preoccupati solo dalle cose umane o comunque le mettiamo sempre al primo posto, forse manca qualcosa. In secondo luogo lโ€™attenzione per il prossimo, cioรจ per chi vive con noi. La caritร  si esercita prima di tutto a casa propria. Infine possiamo chiederci se chi ci conosce capisce che siamo cristiani dal modo in cui viviamo.


AUTORE: don Mauro PozziFONTE: emailSITO WEBCANALE YOUTUBE