Sotto la croce quattro matti in cerca di gloria. Tutti pronti per gli sfottรฒ, come se la cima del Calvario fosse diventata una curva diย ultrasย incarogniti:ย ยซScenda ora dalla croce e gli crederemoยปย (Mt 27,42). La sensibilitร รจ il metroย degli sciocchi: il cazzeggio รจ ciรฒ che riesce loro meglio. Cristo, da lassรน, fiuta la trappola: โFigurarsi se scendo dal patibolo. Certo: se scendessi, tutti crederebbero che io sono Colui che sono. Loro, perรฒ, non capiscono che, cosรฌ facendo, li renderei schiavi di un miracolo: io, invece, voglio dei cuori. Morirรฒ, dunque, e mi aspetterร chi mi crederร . Poi, alla fine, ci sta che facciamo la contaโ. In croce, squadrandoย Madonnamia, Gli riuscรฌ un sorriso: la capacitร di sorridere in punto di morte rimarrร , nei secoli, il suo marchio di fabbrica. Sotto la croce, c’รจ un carnaio tutto compresso in pochi metri quadrati di terra: quanto spreco in quegli sguardi beffardi. Sono burroni profondissimi, immobili, ingannatori. โA te,ย Mammamia, affido la speranza che non delude: resisti (almeno) tu, perchรจ se molli anche tu รจ finita per davveroโ. Il sonno di Maria, questa notte, avrร la velocitร bavosa delle lumache.
Un attimo prima, glielo pongono tra le braccia: la ragazza-madre diventa madre-pietosa, la Pietร ย del Buonarrotti: โGuardala, eccola qui: c’ha ancora negli occhi la speranza che Gli ho visto sbocciare quand’era bambinoโ si rincuora tra sรฉ. Forse si autoconvince, o forse ci crede per davvero: le madri sanno fronteggiare l’orrore per sprofondarlo. โFigliomio, io ti ho fatto nascere, adesso tocca a te rinascere. Io, cadesse il mondo intero, a te mi affido. Di te mi fido.ย Ora pro nobis peccatoribusโ (Firmato: tua madre)โ. Poi d’un tratto, l’ultimo regalo recapitato: โMaria, non mi conosci, forse non ci siamo mai visti finora โ Le s’avvicina Giuseppe d’Arimatea -. Era mio amico Gesรน, ci siamo visti a ore alterne, di nascosto, quando la notte soffiava. Accetta il mio regalo per Lui e per te: prendetevi il mio sepolcro, lo metto a disposizione dell’Amico!โ Parole ultime, confidenze a bordo-roccia, risultato finale della somma totale di chi รจ rimasto dopo che tutti sono scappati via: l’intelligenza รจ sopravvalutata, la stupiditร sottovalutata. Satร n, grullo, canta vittoria: โVinto! Abbiamo vinto! Giuro: ci ho sempre creduto. Grazie per la fiducia accordatamiโ. ยซAll’ombra de’ cipressi e dentro l’urne confortate di pianto รจ forse il sonno della morte me duro?ยป (U. Foscolo). Ognuno, con Cristo dentro la fossa, ha la necessitร di far uscire la rabbia che ha dentro. La rivalsa, o la speranza. Per i conti, domattina.
Dentro, dietro la pietra: โHo toccato il fondale,ย Padremmio: piรน in basso di cosรฌ non รจ possibile andare โ grida muto il Figliolo al Padre โ Questa morte รจ la perla nera indecifrabile del nostro amore. Non ti capisco, ma ti amo: per questo mi sono fidato di Te in questa calata agli inferiโ. E’ Vangelo: per andare a salvare l’uomo, se c’รจ una vetta la si deve raggiungere al piรน presto, se c’รจ un abisso lo si deve toccare il prima possibile. โLa morte? – si chiederร , mi chiederร , la gente nei secoli a venire โ Il carcere, al confronto, รจ una vacanza da custodire come il migliore dei viaggi mai compiutiโ. Lรฌ fuori, nella Gerusalemme cianotica e caotica, tutti sono intenti a discutere il suo caso: โNon immaginavo d’essere un argomento cosรฌ eccitante di conversazioneโ – medita tra Sรจ medesimo -. La gente รจ cosรฌ, lo รจ da quando esiste il mondo: ha sempre piรน opinioni sulla vita altrui che su quella propria”. A Maria,ย (ma)donna bambina, toccherร sfidare la supponenza dei bulli: โI bulli io li conosco assai โ ribatte alle amiche che l’invitano ad appisolarsi un po’ โ Vedrai che sono pronti a farsi da parte appena trovano qualcuno che tiene loro testaโ.
โยซScenda ora dalla croce e gli crederemoยป,ย mi han gridato poco fa. Fossi sceso, era la stessa cosa di chiedere a qualcuno d’amarti: e cosรฌ non funziona!” Qualcuno, fuori, inizia ad avere rimorsi โBenvenga: vuol dire che la coscienza gli funziona: lo riaccoglierรฒโ. Fra tre giorni, perรฒ: โAdesso devo star qui, a marcire del tutto: perchรจ se il chicco di grano, caduto in terra non muore, rimarrร da solo. Devo morire, per risorgere e moltiplicarmi”. L’impazienza รจ nemica del cacciatore. โVeglia tu,ย Madonnamia: fa le veci del mondoโ.
Domattina chi avrร Dio con sรฉ sarร sempre in maggioranza.
Commento a cura di don Marco Pozza
(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)
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