don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 2 Novembre 2020

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VEDERE GESU’ E’ GIA’ QUI ED ORA LA VITA ETERNA ALLA QUALE SIAMO CHIAMATI INSIEME AI FRATELLI CHE CI HANNO PRECEDUTO

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La celebrazione di oggi รจ un invito ad avere lo sguardo immerso in Gesรน, per pregustare il Cielo, la vita vera oltre la morte. Dio si รจ fatto carne che ha vinto la morte, perchรฉ il Cielo tornasse ad essere la patria di ogni carne. In Cristo, infatti, sono vivi i fratelli che ci hanno preceduto e si sono abbandonati alla sua misericordia. Non avrebbe senso la โ€œcommemorazione dei defuntiโ€ se non fosse innanzitutto il โ€œmemorialeโ€ della Pasqua del Signore.
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Molto piรน di un semplice ricordo, la memoria di un cristiano รจ unโ€™intimitร  che supera tempo e spazio, รจ appunto un ยซmemorialeยป, ovvero ยซil presente del passatoยป (S. Agostino). Quando Israele racconta e celebra gli eventi della sua storia, non resta spettatore sulla loro soglia. Li accoglie compiuti di nuovo nel suo presente, mentre รจ chiamato a farsi contemporaneo di chi li ha vissuti in presa diretta.
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Come in un appuntamento dโ€™amore, Israele ha incontrato Dio nella memoria del suo agire fedele e misericordioso, imparando ad affidarsi a Lui come un figlio a suo padre. Gesรน, il Figlio prediletto, ha dato compimento a questa esperienza quando, ยซdisceso dal cieloยป sulla terra,ย ha vissuto unito al Padre nella memoria della sua volontร , facendone il suo presente dove offrirsi in riscatto per lโ€™umanitร .
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Durante lโ€™ultima cena, Gesรน ha consegnato alla sua Chiesa come un โ€œmemorialeโ€ il compimento della volontร  del Padre, la salvezza eterna di ogni uomo: ยซFate questo in memoria di meยป. Anche oggi celebriamo lโ€™Eucarestia nella quale, โ€œfacendo memoriaโ€ della vittoria di Cristo sulla morte, โ€œcommemoriamoโ€ anche tutti coloro che, in Lui, hanno giร  vinto la morte.
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Per questo, con la celebrazione di oggi la Chiesa ci insegna e accompagna nella fede per accogliere tra noi, nel presente della storia concreta che stiamo vivendo, lโ€™opera che Dio ha compiuto in chi ci ha preceduto nel passaggio attraverso la morte corporale.ย 
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Eโ€™ molto di piรน del ricordo struggente che vive chi non conosce Gesรน Cristo, e per questo รจ condannato a fissare lโ€™immagine della persona cara mentre il tempo la sbiadisce nella carta fotografica. Noi fissiamo Cristo che ha vinto la morte, e in Lui possiamo riconoscere i volti dei defunti.
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Dio, infatti, ci ha โ€œrivolti versoโ€ Gesรน, come recita lโ€™originale greco, allo stesso modo che Gesรน, dallโ€™eternitร , รจ โ€œrivolto versoโ€ il Padre. Eโ€™ la nostra elezione,ย il Dna spiritualeย inscritto nelle nostre cellule e nella nostra anima, da sempre; quello di Eva, immagine della Chiesa, Sposa di Cristo tratta dal fianco squarciato del nuovo Adamo che ha vinto la morte; cosรฌ anche ciascuno di noi รจย condottoย a Lui attraverso la Parola e i sacramenti con cui la Chiesa ci prende per mano.ย 
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Eโ€™ come un magnete, cโ€™รจ unโ€™attrazione irresistibile, che si puรฒ frustrare solo con il peccato che ci chiude ostinatamente allโ€™opera dello Spirito Santo. Tra noi e Gesรน accade come nel โ€œricongiungimentoโ€ di una coppia di immigrati: prima entra nel Cielo lo Sposo, vi si stabilisce, ne prende la cittadinanza e cosรฌ โ€œprepara un postoโ€ per la sua Sposa; allora torna da lei e la chiama, perchรฉย si ricongiunga a Lui.
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Come รจ successo la sera del giorno di Pasqua quando Gesรน รจ apparso ai suoi discepoli chiusi nella paura della morte. Come accade ovunque la Chiesa annunci il kerygma, la Buona Notizia di Cristo risorto.ย Quando lo Sposo ti chiama, le pratiche per ottenere il visto del Paradiso sono facilissime. La Sposa non deve perdere tempo e forze per iniziarle da zero. Basta dimostrare di essere sua moglie.
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E come lo dimostra?ย Con il certificato di matrimonio, che รจ il battesimo, dove โ€œsiamo stati uniti a Lui con una morte simile alla suaโ€, per esserlo โ€œanche nella sua risurrezioneโ€. Per questo Gesรน dice che chi รจ chiamato โ€œverrร  a meโ€, letteralmente โ€œsi avvicinerร ย rivolgendosiย verso di meโ€. Eโ€™ย il compimentoย della volontร  nella quale Dio ci ha creato: lโ€™accordo della nostra alla sua. Lui ci ha rivolto verso Gesรน, ma occorre che ciascuno di noi lo accetti e si avvicini e si volga verso di Lui.
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Tradotto nella nostra vita, questo significa concretamente: per โ€œvolgersiโ€, convertirsi e “andare” a Cristo, tu ed ioย cammineremo nella Chiesa,ย senza la quale la fede resta un vagito incapace di esprimersi in gesti che abbiano il sapore della vita eterna: lโ€™iniziazione cristiana, infatti, รจ lโ€™iniziazione alla vita eterna, ed รจ inutile, senza la fede adulta la morte resterร  un pozzo nero dal quale sfuggire a tutti i costi. Continuerร  a farci paura perchรฉ questa รจ vinta solo dalla prova che al di lร  di essa vi รจ la vita eterna, dal sigillo dello Spirito Santo che Cristo risorto effonde sui suoi discepoli la sera di Pasqua.
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Per credere occorre dunque il Cenacolo dove โ€œvedereโ€ Cristo e riconoscere in Lui Colui che, sulla Croce ha dato la vita per me.ย Abbiamo bisogno della Chiesa che ci insegna a โ€œguardareโ€ con attenzione e riconoscere nei segni compiuti nella nostra vita lโ€™opera del Signore risorto.ย Nella comunitร  impariamo a โ€œvedereโ€ la Parola ascoltataย compiersi nelle sue ferite risplendenti di Gloria, ovvero i sacramenti; questa esperienza รจ la certezza di essere stati perdonati. Ecco il cuore della โ€œcommemorazioneโ€ di oggi! Il perdono dei peccati.
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Ecco perchรฉ la Chiesa prega oggi per i suoi figli che โ€œsi sono addormentati nella speranza della risurrezioneโ€ e per โ€œtutti i defuntiโ€ che โ€œaffidaโ€ alla stessa misericordia della quale essa si nutre. Speriamo per loro che siano โ€ammessi a godere la luce del voltoโ€ di Dio che, qui sulla terra, contempliamo nei segni del suo amore. La vittoria di Cristo sul peccato che abbiamo sperimentato e continuiamo a sperimentare fa crescere in noi la fede con cui affidare le persone care allo stesso amore che ci rigenera ogni giorno.
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La celebrazione di oggi, ci spinge dunque adย โ€œandare a Luiโ€ accogliendolo nel cammino di conversione. Non si tratta di sforzi e impegni, ma di ascoltare la Parola che di nuovo ci chiamaย perย โ€œdarciโ€ a suo Figlio. E’ lasciare cheย lโ€™onda magneticaย del suo amore ci attragga, e seguirla, sino a che ci โ€œseppellisca con Cristoโ€ attraverso i sacramenti che โ€œcrocifiggono lโ€™uomo vecchio con Luiโ€ per risuscitarci e donarci in Lui di camminare in โ€œuna vita nuovaโ€ che innesca in noi il desiderio del Cielo, vincendo la paura della morte: se Dio รจ stato fedele durante tutta la vita, ci deluderร  proprio alla fine?
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Impossibile, perchรฉ lโ€™esperienza ci dice che โ€œla morte non ha piรน potere su Cristoโ€. Lo testimonia la nostra storia, nella quale โ€œnullaย รจ andato perdutoโ€: il matrimonio, le relazioni difficili, noi stessi. Chi, nella comunitร  cristiana, sperimenta che Cristo รจ davvero risorto,ย e in Lui puรฒ aprirsi alla vita, o vivere fidanzamenti casti, o perdonare e amare anche il nemico, vedrร  apparire vive accanto a lui le persone che lo hanno preceduto nel passaggio della morte. A ogni gesto d’amore soprannaturale รจ come se i morti risorgessero dinanzi agli occhi, rivelandosi vivi proprio in quell’amore.ย 

Nella comunitร  ci siย allenaย per vincere con Cristo, perchรฉ nulla รจ scontato, e il demonio รจ sempre in agguato per nasconderci le opere di Dio, per indurci a dubitare.ย E come una squadra di calcio vincendo prende consapevolezza della propria forza e cosรฌ scende in campo sempre piรน determinata sino a conquistare lo scudetto, cosรฌ nella comunitร  cristiana, sperimentando il perdono e la comunione, potremo crescere nella fede sino ad entrare nel Cielo, vincendo con Cristoย lo scudetto della vita eterna.
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In essa mai siamo “respinti”, mai. Al contrario, siamo sempre accolti, e amati, amati, e ancora amati. Di fronte all’amore di Dio che non ci chiede nulla, cosรฌ esageratamente grande, infinito, si sbriciolano nello stupore i dubbi e le angosce. Non ci hanno separato da Cristo i nostri peccati, nรฉ quelli degli altri. Per questo abbiamo la certezza che “nessuno andrร  perduto”: lโ€™amore per noi ha trapassato le sue mani inchiodandoci eternamente a Lui. Quelle piaghe sono ora gloriose, e riempiono della stessa Gloria ogni frammento della nostra vita che, in Cristo, รจ custodito per lโ€™eternitร .
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Non andrร  perduto tuo padre, nรฉ tua madre, tuo marito, tuo figlio, perchรฉ lโ€™amore piรน forte della morte รจ la garanzia che ci sarร ย il ricongiungimentoย sperato. Lโ€™amore รจ la โ€œcasaโ€ dove ci ritroveremo, trasfigurati, in Cristo.ย Nulla di simile alle risposte che ogni religione cerca di dare alla morte.ย Eโ€™ lโ€™esperienza dellโ€™amore che lโ€™ha vinta, qui ed ora, nella Chiesa; รจย il โ€œrinnovoโ€ quotidiano del nostro passaporto per il Cielo, timbrato a fuoco nel โ€œcrogiuoloโ€ delle sofferenze che ci โ€œprovanoโ€, ci fanno โ€œdegni di Luiโ€ e โ€œgraditi come un olocaustoโ€.ย 

AUTORE: don Antonello Iapicca
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