
La folla รจ ancora legata al โ pane โ materiale ricevuto in occasione del miracolo della moltiplicazione e non si รจ persuasa dinanzi alla prima indicazione ricevuta dal Maestro, contenuta nel Vangelo di ieri, in cui le veniva detto di darsi da fare per il โ cibo che rimane per la vita eterna โ.
Gesuโ va allora oltre e spiega che dinanzi a loro cโรจ piรน di Moseโ, il quale aveva sfamato il popolo grazie allโintervento di Dio.
Dinanzi a loro, infatti, cโรจ โ colui che discende dal cielo e da la vita al mondo โ, lโunico in grado di sfamare, per sempre, le persone.
Anche oggi quindi il Signore ci mette dinanzi a questa grande veritร : รจ lui il nostro pane, รจ lui il nostro nutrimento indispensabile, senza il quale โ non possiamo fare nulla โ ( Gv 15, 5 ).
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Solo cibandoci di lui, frequentando assiduamente lโeucarestia e divenendo, a nostra volta, eucarestia per gli altri con il nostro modo di comportarci, ci sentiremo sazi, soddisfati, felici.
Tutti gli altri โ pani โ danno una gioia effimera, che presto diventa tristezza, la quale spinge, voracemente, in un circolo vizioso, alla ricerca spasmodica di โ ulteriore pane โ che non sazia, rendendo lโuomo infelice.
Prendiamone atto.
Perchรจ ci sentiamo spesso insoddisfatti?
Perchรจ, affidandoci piรน a noi stessi che a Dio, preferiamo nutrirci dei โ pani โ sbagliati, convinti, dal tentatore, che essi siano buoni ma che, in realtร , nel sottofondo, hanno un gusto โ amaro โ perchรฉ non possono condurci alla gioia.
Il โ pane โ di Cristo, che รจ lui stesso, invece, sazia, perchรฉ conduce alla vera felicitร , che consiste nel vivere come Gesuโ mangiando Gesuโ.
Stiamo quindi bene attenti.
A quale pane aneliamo?
Ne va della nostra felicitร .
Buona giornata a tutti.
