Vangelo di oggi
ย Sabato, XXXIII settimana del Tempo Ordinario
Commento: Rev. D. Ramon CORTS i Blay (Barcelona, Spagna)
ยซDio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป
Oggi, la Parola di Dio tratta il tema capitale della risurrezione dei morti. Stranamente, come i sadducรจi, neppure noi ci stanchiamo di formulare domande inutili e fuori posto. Vogliamo risolvere questioni dellโaldilร con i criteri di quaggiรน, mentre nel mondo futuro tutto sarร diverso: ยซQuelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dei morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ maritoยป (Lc 20,35). Partendo da premesse sbagliate, arriviamo a conclusioni erronee.
Se ci amassimo di piรน e meglio, non ci risulterebbe strano che in cielo non ci sia lโesclusivismo dellโamore che viviamo quaggiรน, totalmente comprensibile per la nostra limitazione, che ci rende difficile uscire dai nostri circoli immediati. Ma nel cielo ci ameremo tutti e con un cuore puro, senza invidie nรฉ diffidenze, e non solo verso il marito o la moglie, i figli o i consanguinei, ma verso tutti, senza eccezioni nรฉ discriminazioni dโidioma, di nazionalitร , razza o cultura, perchรฉ lโยซamore vero raggiunge una forza grandeยป (San Paolino di Nola).
Ci fa molto bene ascoltare queste parole della Sacra Scrittura che affiorano sulle labbra di Gesรน. Ci fa bene, perchรฉ potrebbe succederci che, mossi da tanti fattori che non ci lasciano neppure il tempo di pensare, e, sotto lโinfluenza di una cultura ambientale che sembra negare la vita eterna, potremmo arrivare a sentirci presi dal dubbio riguardo alla risurrezione dei morti. Sรฌ, ci fa molto bene che lo stesso Signore sia chi ci dice che cโรจ un futuro aldilร della distruzione del nostro corpo e di questo mondo passeggero: ยซChe poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: ยซIl Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbeยป. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยปยป (Lc 20,37-38).
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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 20, 27-40
In quel tempo, si avvicinarono a Gesรน alcuni sadducรจi – i quali dicono che non c’รจ risurrezione – e gli posero questa domanda: ยซMaestro, Mosรจ ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma รจ senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morรฌ senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e cosรฌ tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morรฌ anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarร moglie? Poichรฉ tutti e sette l’hanno avuta in moglieยป. Gesรน rispose loro: ยซI figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono nรฉ moglie nรฉ marito: infatti non possono piรน morire, perchรฉ sono uguali agli angeli e, poichรฉ sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosรจ a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore รจ il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non รจ dei morti, ma dei viventi; perchรฉ tutti vivono per luiยป. Dissero allora alcuni scribi: ยซMaestro, hai parlato beneยป. E non osavano piรน rivolgergli alcuna domanda.
Parola del Signore
