don Mauro Pozzi – Vangelo di domenica 24 Novembre 2019

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Il commento al Vangelo di domenica 24 Novembre 2019, a cura di don Mauro

Cristo Re dell’universo รจ l’epilogo di tutta la storia della salvezza.

IL RE รˆ ACCANTO A NOI

Nellโ€™antichitร  di Israele la monarchia non si affermรฒ immediatamente, ma solo dopo il lungo periodo dei Giudici. Il Profeta Samuele che consacrรฒ Saul primo re, cercรฒ anzi di dissuadere i suoi contemporanei ricordando loro che il re avrebbe preteso tributi, arruolato i giovani, preso le ragazze come cortigiane. In una parola, il peso della monarchia sarebbe ricaduto sulle spalle del popolo.

Nel presente non sembra che le cose siano cambiate. I pochi monarchi che oggi sono rimasti sono persone lontane dai loro sudditi, che vivono in ricchi palazzi partecipando in modo marginale alla vita pubblica, apparendo anzi piรน spesso nei giornali scandalistici che sulle pagine della politica. La regalitร  di Cristo appare molto diversa. La sua corona รจ di spine, i suoi gioielli sono le sue piaghe e il suo trono รจ la croce. Non รจ affatto lontano dai suoi, ma anzi ne condivide da vicino la sorte. Il buon ladrone ci insegna molto sulla preghiera. Succede anche a noi di sentirci in croce, perchรฉ la sofferenza รจ unโ€™esperienza comune nella vita.

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Non si tratta di un errore, come a volte vorrebbero farci credere, ma di un dato di fatto. Prova ne รจ che Gesรน stesso, figlio di Dio, ha dovuto affrontarla, non gli รจ stata risparmiata, altrimenti potremmo giustamente dubitare che il Maestro sia stato effettivamente un uomo come noi. Il ladrone รจ poi crocifisso dai suoi errori, come lui stesso riconosce rimproverando il compagno. La cosa importante รจ proprio questa, egli sa ammettere le sue colpe, non si lascia andare allโ€™autocommiserazione e non si vergogna di invocare Gesรน, che รจ accanto a lui nella sofferenza. Il fatto che il Maestro non scenda dalla croce, come gli suggeriscono beffardamente i suoi aguzzini, significa che lโ€™ingiustizia che viene dal cuore degli uomini, deve essere corretta dagli uomini stessi e la redenzione deve essere desiderata, scelta liberamente, non imposta.

Il Regno di Cristo non รจ di questo mondo, ma non ci รจ precluso. Gesรน, il Re, รจ torturato in modo infinitamente piรน ingiusto e crudele di quanto capiti a noi. Questa terribile ingiustizia puรฒ diventare la nostra giustizia, se sappiamo alzare lo sguardo sulla croce chiedendo di farci entrare nel suo Regno. Il potere regale del Cristo si manifesta nella sua infinita misericordia, egli non esita un attimo, non fa cadere con degnazione la sua decisione, ma dice: OGGI sarai con me. Lo dice a noi!

Anno Liturgico

La Solennitร  di Cristo Re conclude lโ€™Anno Liturgico, che รจ il percorso di meditazione e di approfondimento della storia di Gesรน lungo le domeniche dellโ€™anno.

Lโ€™Anno Liturgico inizia con lโ€™Avvento, il tempo dellโ€™attesa, che ha una duplice valenza. Noi infatti ci prepariamo alla nascita del Bambino, ma anche attendiamo il ritorno di Gesรน che verrร  nella gloria per giudicare i vivi e i morti. Siamo dunque invitati a prepararci allโ€™avvento del Signore sia nel Natale di Betlemme che negli ultimi tempi. Dal 25 dicembre fino al battesimo di Gesรน celebriamo il tempo di Natale.

Inizia poi un breve periodo del cosiddetto Tempo Ordinario fino al Mercoledรฌ delle Ceneri, questโ€™anno il 26 febbraio, che apre la Quaresima, periodo di penitenza in cui si medita sullโ€™epilogo del percorso terreno del Maestro che porta alla Passione e alla Morte in croce. La Resurrezione, il 12 Aprile, dร  inizio al Tempo di Pasqua in cui Gesรน appare agli Apostoli e li prepara alla loro futura missione. Dopo lโ€™Ascensione di Cristo al cielo, celebriamo la Pentecoste cioรจ la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, che ha fatto di quel gruppo di uomini impauriti dei grandi annunciatori del Vangelo.

Questa solennitร  chiude il periodo pasquale e dร  inizio al Tempo ordinario che percorre il resto della vicenda di Gesรน e della sua predicazione. Durante lโ€™anno ci sono anche le feste e solennitร  Mariane, si celebrano gli Apostoli, i Martiri e i Santi, che ci sono proposti come esempi di vita e come amici e intercessori. La Solennitร  di oggi, Cristo Re dellโ€™universo, รจ il culmine della storia dellโ€™umanitร . Tutto รจ orientato verso quellโ€™epilogo in cui ogni cosa sarร  sottomessa al dominio del Figlio di Dio. Lo schema dellโ€™Anno Liturgico viene proposto in tre cicli A, B e C. Concludiamo oggi il ciclo C.

Ognuno di essi ci propone la lettura di uno dei tre Vangeli Sinottici, iniziando da Matteo (A), lโ€™anno successivo Marco (B) ed infine Luca (C). I Sinottici hanno questo nome perchรฉ presentano uno schema simile nella narrazione della vita e delle opere di Gesรน. Se messi su tre colonne vicine, con un colpo dโ€™occhio si riconosce questa similitudine, da qui viene lโ€™appellativo Sinottico. Il Vangelo di Giovanni, che ha un impianto differente, รจ letto nel tempo di Pasqua. Ecco dunque che lโ€™Anno Liturgico ci offre la possibilitร  di meditare e approfondire il Mistero di Cristo.

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