Due storie di guarigione. Due ciechi e un muto indemoniato: esistenze difficili e travagliate, uomini vittime di traumi che segnano disagi quotidiani e relazioni basate sulla segregazione o piรน semplicemente sullโindifferenza. Eppure questi uomini hanno la forza di reagire: i due ciechi seguono Gesรน nei suoi spostamenti ed emettono un grido con la potenza della loro voce: โFiglio di David, abbi pietร di noi!โ (v. 27); lโuomo muto, che non puรฒ neppure gridare, si affida alla benevole iniziativa di qualcuno, di cui nulla si dice, che lo presenta a Gesรน.
ร il primo passo del nostro cammino di sequela. Qualsiasi sia il male che ci attanaglia, qualsiasi sia la cecitร che ci fa brancolare nel buio, qualunque sia il โdemonioโ che si รจ impossessato di noi e dirige il timone della nostra vita senza che noi possiamo proferire parola, siamo esseri umani che possono emettere un grido e affidarsi al grido degli altri che ci sono accanto e che sentono il nostro tormento. Non cโรจ incontro con Gesรน senza questo primordiale big bang interiore, senza questo fondamentale atto di obbedienza a noi stessi, senza la presa di coscienza di quello che siamo realmente. Solo cosรฌ possono svanire le iridescenti bolle di sapone in cui ci rifugiamo con le nostre opere scrupolosamente corrette che riteniamo meritorie e in cui nascondiamo le nostre miserie e le nostre cialtronerie. Solo cosรฌ, nellโatto del gridare che rinvia a un nuovo parto da compiere, possono emergere il nostro desiderio profondo, le nostre piรน grandi aspirazioni che il Signore non condanna, lโabbandono dellโautoreferenzialitร e la richiesta sincera di aiuto, di pietร , di misericordia, di perdono, di guarigione. Ecco la preghiera di domanda, di supplica, che possiamo, anzi dobbiamo fare a Dio, con la quale alfabetizziamo il nostro intimo tormento, non indossiamo piรน vestiti che non sono nostri, ma siamo nudi davanti a lui, il Signore.
Il secondo passo del cammino di sequela non ci appartiene: รจ lโazione di Dio che suscita stupore, meraviglia, gratitudine. Agli uomini ciechi Gesรน permette che si avvicinino e chiede loro se hanno fede, se credono veramente che lui possa โfare questoโ. Allโuomo indemoniato non chiede nulla. In entrambi i casi, Gesรน ascolta, vede, agisce, si prende cura, guarisce e scaccia il loro male, fisico o mentale che sia.ย
Aperti gli occhi, sciolta la lingua comincia, per questi uomini risanati, un tempo nuovo, unโesistenza rinnovata in cui รจ impossibile tapparsi la bocca: โEssi ne diffusero la notizia in tutta quella regione โฆ quel muto cominciรฒ a parlareโ (cf. v. 31). Parlano anche le folle stupite e i farisei accecati dalle loro teologie mortifere. Gesรน continua il suo esodo con lโinsegnamento, lโannuncio del vangelo del Regno, la cura di ogni malattia e infermitร . ร la compassione il motore che muove lโuomo di Nazareth, รจ lei la fonte della sua prassi liberatrice, la chiave che apre ogni situazione apparentemente bloccata. Le ultime parole di Gesรน ci offrono questa volta il suo grido: egli, il pastore buono, vede lโenorme stanchezza e smarrimento in cui vive lโumanitร e prega e chiede ai suoi discepoli di pregare perchรฉ il Padre mandi operai nella messe abbondante, susciti cioรจ uomini e donne di prossimitร , di ascolto e di compassione, pronti a stupirsi di fronte allโagire di Dio che nasconde lโuniverso anche in un chicco di grano.
fratel Giandomenico
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La messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai!
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 9, 32-38
In quel tempo, presentarono a Gesรน un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciรฒ a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: ยซNon si รจ mai vista una cosa simile in Israele!ยป. Ma i farisei dicevano: ยซEgli scaccia i demรฒni per opera del principe dei demรฒniยป.
Gesรน percorreva tutte le cittร e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermitร . Vedendo le folle, ne sentรฌ compassione, perchรฉ erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: ยซLa messe รจ abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perchรฉ mandi operai nella sua messe!ยป.
Parola del Signore.
